Tevere, "Ripensiamo Roma": la Regione ceda la sue competenze sul fiume al Campidoglio
Donato Bonanni Presidente dell’Associazione Ripensiamo Roma: L’inefficienza della gestione del Tevere è imputabile al fatto che l’area del Fiume che va da Castel Giubileo alla foce ricade sotto la competenza di 18 amministrazioni suddivise fra Stato, Regione e Comune. No alla parcellizzazione
(AGR) “Discariche illegali, sversamenti di liquidi tossici, insediamenti abusivi di persone senza fissa dimora, sponde impraticabili in quanto invase dal fango e dalla vegetazione. La situazione del tratto del Tevere che scorre all’interno del Comune di Roma è sempre più degradata. L’Associazione Ripensiamo Roma, che fa del miglioramento della qualità della vita nella Capitale la sua battaglia principale, forte delle competenze tecniche presenti nel Consiglio Direttivo, propone alle Istituzioni una revisione e una razionalizzazione della governance del Tevere per renderlo più vivibile e per sfruttare al meglio le opportunità che il fiume può portare a Roma sul versante sociale e su quello occupazionale”. Lo ha dichiarato Donato Bonanni, Presidente dell’Associazione Ripensiamo Roma, nel corso della trasmissione radiofonica “Ripensiamo Roma e non solo”, in onda sull’emittente radiofonica romana Elleradio FM 88.1 nella quale erano ospiti Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento EcoItalia Solidale e Paola Muraro, già Assessore all’Ambiente di Roma Capitale.
“L’inefficienza della gestione del Tevere è imputabile al fatto che l’area del Fiume che va da Castel Giubileo fino alla foce ricade sotto la competenza di ben 18 amministrazioni suddivise fra Stato, Regione e Comune. Per superare questa parcellizzazione amministrativa che rallenta e rende complessa la governance del fiume Ripensiamo Roma propone alla Regione Lazio di cedere a Roma capitale la competenza amministrativa della gestione delle aree fluviali che ricadono all’interno del territorio cittadino. In tal modo le decisioni sul Tevere sarebbero più rapide, incisive ed univoche”, ha proseguito Bonanni.