Da Dante ai social, passando attraverso il cinema
Una tavola rotonda per definire la nostra identità collettiva
Montecatini International Short Film Festival
(AGR) FIRENZE, 27 SETTEMBRE 2021. Da Dante Alighieri fino ai social network: come è cambiata la lingua italiana e di conseguenza il modo di rapportarci alla nostra identità? Il tema è al centro della tavola rotonda promossa dall’Associazione Montecatini Cinema, in programma martedì 28 settembre alle ore 15 presso la Biblioteca delle Oblate.
L’incontro, dal titolo “Identità italiana. Lingua e stile di vita. Da Dante ai Social, la continua trasformazione dei linguaggi identitari” sarà coordinato da Marcello Zeppi, Presidente del MISFF-Montecatini International Short Film Festival, e vedrà gli interventi di Ugo Rufino (Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Cracovia), Alessandro Ruggera (Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto fino al dicembre2020, in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Eugenio Ferrari (Presidente di ASSORETIPMI), Laura Villani (Direttore Artistico BIO & ARTS MISFF) e Maria Giulia
La tavola rotonda, che fa parte del calendario degli appuntamenti del Festival delle Associazioni Culturali, promosso dal Centro Associazioni Culturali Fiorentine, mette a confronto i partecipanti sul tema del rapporto tra linguaggio e identità, affrontandone l’evoluzione storica e sociale e analizzando come, da Dante fino ai social network, il nostro modo di comunicare, di percepire noi stessi, di raccontare il mondo in cui viviamo, e quindi la nostra cultura stessa, è cambiato in modo radicale di pari passo con l’evoluzione dei mezzi espressivi.
La tavola rotonda dedicherà un approfondimento anche al linguaggio cinematografico, e al modo in cui l’identità del territorio, le sue tradizioni e lo stile di vita vengono raccontate da questo medium. Quella della valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio è infatti una delle mission del Montecatini International Short Film Festival, che da tempo attraverso specifici percorsi formativi coinvolge i giovani e gli studenti. In questi mesi, ben 125 tra ragazze e ragazzi hanno fatto un percorso di formazione che li ha visti realizzare -attraverso l’utilizzo dei nuovi mezzi tecnologici ed espressivi come la fotocamera dello smartphone e i linguaggi tipici dei social network- una serie di cortometraggi dedicati alle proprie tradizioni,ai territori di appartenenza e ai ricordi di famiglia; il risultato di questo racconto corale è confluito in undocumentario, che sarà presentato in anteprima durante il festival del cortometraggio di Montecatini(previsto dal 23 al 28 ottobre) per poi essere sottotitolato, proiettato e distribuito anche a livello internazionale grazie alle collaborazioni con festival, enti ed istituti esteri.
Marcello Zeppi, promotore della tavola rotonda, e Presidente del Montecatini International Short Film Festival, sottolinea: « Il linguaggio rappresenta la memoria collettiva di una popolazione, e il Cinema è uno strumento formidabile per raccontare il territorio, le imprese, le produzioni tipiche, lo stile di vita, la culturae la lingua italiana.
Ecco perché la collaborazione del nostro festival con realtà impegnate sul territorio come l’Associazione delle Donne del Vino, le reti di impresa e le associazioni di categoria crea un unicumc he aggiunge valore ad ogni settore poiché lo completa e lo rende unico nel panorama internazionale».
Il regista Mario Mariani, che nel suo docufilm Dante Divino Poeta Moderno approfondisce anche il tema dell inguaggio, dichiara: «È possibile separare la lingua parlata dal suo territorio e dallo stile di vita dei suoia bitanti? È difficile! Probabilmente impossibile. Questi tre aspetti dell'identità italiana sono probabilmente inscindibili, proveniendo dalla fusione della tradizione con la storia, il costume e la conformazionegeografica».
Laura Villani, Direttore Artistico BIO & ARTS MISFF, pone invece l’accento sulla possibile correlazione tra lafigura di Dante, emblema identitario, e il progetto BIO & ARTS sulle biografie della creatività italiana,ricordando come Dante avesse considerato gli artisti la forma più alta del fare perché animata daun’ispirazione divina. In Purgatorio aveva incontrato il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi, l’amico Giotto, in attesa di perfezionare la propria felicità nel Paradiso concesso direttamente soloa chi aveva anche saputo amare.