Ristori Covid, dal 16 aprile possono fare domanda le botteghe di artigianato artistico
Ristori Covid, dal 16 aprile possono fare domanda le botteghe di artigianato artistico
(AGR) Nuovi ristori in arrivo, in questo caso per le botteghe di artigianato artistico: un lungo elenco di codici Ateco, tanto per fare alcuni esempi, da chi lavora tessuti, pelli, pellicce, articoli di maglieria e calzature alla carta e cartone, pasta, metallo ed articoli da viaggio, dai mobili alle borse e cappelli, da chi restaura o crea opere d’arte alle attività fotografiche. Tutte quelle micro, piccole e medie imprese impegnate insomma nelle lavorazioni più disparate, ma che con le loro botteghe si rivolgono tutte essenzialmente ai turisti (che da un anno a questa parte si sono fatti assai più radi, anche quando l’emergenza sanitaria non ha imposto serrate totali).
A disposizione per l’artigianato artistico ci sono 3 milioni e 800 mila euro, parte di un pacchetto da 25 milioni (in più bandi e per più categorie) che la Regione ha annunciato nelle settimane scorse e che saranno impiegati da qui a giugno. Ciascuna bottega ed attività potrà ricevere fino ad un massimo di 2500 euro di contributo a fondo perduto. Il bando sarà da domani on line sul sito di Sviluppo Toscana e le domande potranno essere presentate dal 16 al 30 aprile 2021. Ci sono dunque due settimane di tempo e non occorre necessariamente affrettarsi, perché non ci sarà nessun click day: la graduatoria sarà ordinata in base al calo percentuale del fatturato o degli scontrini emessi nel 2020 rispetto al 2019. Le perdite dovranno essere almeno del 30 per cento. Se l’azienda è nata nel 2019 si confronteranno con il 2020 solo i mesi in cui è stata in attività.
“Siamo consapevoli che ristori da 2500 euro potranno soltanto alleggerire in parte il disagio delle imprese più piccole e consentire loro, magari, di pagare qualche bolletta o alcune delle spese fisse, ma che non potranno certo risollevare i fatturati delle aziende – commenta l’assessore al commercio e all’economia della Toscana, Leonardo Marras –. Per quello l’unica soluzione saranno le riaperture e il ritorno dei turisti e l’unica condizione che ci consentirà di farlo in sicurezza, senza rischi sanitari, sarà la vaccinazione della popolazione”.
Le risorse a disposizione per il bando, 3 milioni e 800 mila euro, consentiranno di erogare un contributo pieno di 2500 euro a 1520 aziende.