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Ucraina, Giani al centro di raccolta aiuti a Massa. Ecco cosa serve

printDi :: 03 marzo 2022 17:35
Eugenio Giani

Eugenio Giani

(AGR) “Qui c’è la Toscana autentica e migliore, la solidarietà e l’operosità di questa nostra regione oggi mobilitata per portare aiuto a donne e bambini, una popolazione che subisce l’attacco di chi bombarda ospedali e scuole”. Sono le una del pomeriggio e nei due capannoni sull’Aurelia, a Massa, dove sono stoccati cibo, vestiti, coperte e medicinali, Eugenio Giani annuncia l’iban attivato dalla Regione per il sostegno alla popolazione ucraina e saluta i volontari nel centro di raccolta dell’associazione ‘I colori della pace’. Con il presidente anche Antonio Giannelli, presidente internazionale dell’associazione che due giorni fa è riuscita a portare un camion di beni al confine con l’Ucraina, pagato dai balneari di Forte dei Marmi.​

"I colori della pace" è attiva nell’area di Stazzema ed è conosciuta da anni in Regione, dove sono state ospitate mostre e ​ iniziative sulla pace anche con disegni dei bambini. L’Associazione ha fatto da collante spontaneo alla raccolta di beni che qui arrivano grazie all’attività del mondo dell’associazionismo e del volontariato attivo sul territorio. La Protezione civile regionale ha attivato per oggi la colonna mobile per il trasporto fino all’hub di Massa. ​

 
“Io – spiega Giani – sono qui per capire come possiamo incentivare sempre di più questo lavoro”. ​ La situazione rischia infatti di precipitare ulteriormente: “L’aggressore russo non ha limiti, la popolazione rischia di trasformarsi in una popolazione con milioni di profughi: ci sarà necessità di soccorsi, di beni e di creare un corridoio umanitario, sia nei paesi a occidente dell’Ucraina ​ che nei campi profughi in Romania, Moldavia e Polonia. Come Regione organizzeremo i tir necessari a trasportare beni di prima necessità e viveri, così come ​ ci stiamo attivando in tutta la Toscana per avere alberghi sanitari”.

La mole di materiale accumulato nei capannoni a Massa è imponente. “Siamo stati l’ultimo evento culturale nell’Accademia di belle arti di Kiev, che si è chiuso il giorno prima dell’invasione russa: ci hanno subito contattati per portare degli aiuti – spiega Giannelli -: eravamo partiti per portare un camion ma abbiamo dovuto aprire l’ hub qui a Massa, in cui ci sono già aiuti per riempire dieci tir. Arrivano beni da tutta la Toscana”. Il ringraziamento va alla trama fitta dell’associazionismo toscano, rappresentato nelle divise delle decine di volontari che si danno da fare nei capannoni, ma anche e in particolare all’Associazione Robert Kennedy che ha fornito gli hub di Firenze e di Lucca. “La nostra esigenza in questo momento è portare la merce in Ucraina: faccio un appello perché le aziende che hanno dei camion a disposizione possano aiutarci a far arrivare i loro tir al confine ucraino, dove sono in mani sicure perché noi abbiamo già uno staff su linea confine rumeno- ucraino, dove presente la vicepresidente e parte del personale dell’Associazione”.

Le indicazioni sulle donazioni si fanno precise. “C’è bisogno soprattutto di beni non surrogabili, che non possano essere sostituiti con altro. Quindi, principalmente, prodotti sanitari e  cibo. Servono soprattutto medici­nali ad ampio spettr­o, come antibiotici o antinfiammatori e per i disinfettanti è da evitare l’alcoo­l, perché richiede un trasporto eccezion­ale. Gli alimenti de­vono essere di facile trasportabilità e a lunga conservazion­e: vanno bene i liof­ilizzati e si prefer­isce il latte in pol­vere a quello in bot­tiglia”.

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