Indice della criminalità 2022: le città più pericolose d’Italia
Secondo i dati emersi, i complessivi reati commessi e denunciati risultano in calo dell’8,7% rispetto al 2019: questa media nazionale varia notevolmente in base agli scenari locali. Quali sono le città più pericolose d’Italia? Ecco l'Indice della criminalità 2022: le 10 città più pericolose d’Italia
(AGR) È stato pubblicato dal Sole 24ore l’Indice della criminalità 2022 che offre una panoramica sul livello di sicurezza di 107 province italiane. Il maggior tasso di criminalità è stato misurato come sempre in base alle denunce sporte nel 2021 in riferimento a 18 tipologie di reato.
L’indicatore, viene utilizzato anche nell’indagine annuale sulla qualità della vita. Le informazioni cui attinge vengono estratte dal database interforze del dipartimento di Pubblica Sicurezza (ministero dell’Interno). In dettaglio, le informazioni sono fornite da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia municipale, Direzione investigativa antimafia, Polizia provinciale, Guardia costiera e Corpo Forestale.
Secondo i dati emersi, i complessivi reati commessi e denunciati risultano in calo dell’8,7% rispetto al 2019: questa media nazionale varia notevolmente in base agli scenari locali.
Quali sono le città più pericolose d’Italia?
Indice della criminalità 2022: le 10 città più pericolose d’Italia
Tra le 107 province italiane analizzate, ecco le top 10 della classifica nera, le città più pericolose individuate nell’Indice della criminalità 2022:
- Milano: 749 reati denunciati in un anno (5.985 ogni 100mila abitanti). E’ prima in Italia per furti, furti con destrezza e negli esercizi commerciali;
- Rimini: 538 reati, 5.502 ogni 100mila abitanti. Ha il primato per le rapine (444) ed è seconda in classifica per i furti (oltre 9.000);
- Torino: oltre 111.500 denunce, circa 5mila ogni 100mila abitanti. Si posiziona quarta per i furti (più di 44mila) ed è seconda per i reati informatici dopo Gorizia (circa 16.500 denunce di frodi, 740 ogni 100mila abitanti);
- Bologna: 559 denunce, poco meno di 5mila ogni 100mila abitanti. E’ seconda in classifica per episodi di violenza sessuale (195) e al quarto posto per i furti (che hanno coinvolto mediamente 2 abitanti su 100;
- Roma: 205mila denunce (4.856 ogni 100mila abitanti). Le maggiori criticità della Capitale sono i furti (è terza in classifica con oltre 102 mila denunce), soprattutto i furti con destrezza e gli scippi (quinta con 1.529) e le rapine (risulta quarta con 2.500). Roma registra anche un notevole traffico di stupefacenti;
- Imperia: 917 denunce, 4.755 ogni 100mila abitanti. Sono stati rilevati 3 omicidi volontari, è terza in classifica per le violenze sessuali (34) dopo Bologna e Trieste;
- Firenze: 028 denunce (4.727 ogni 100mila abitanti). I reati più diffusi sono furti, rapine e irruzioni nelle abitazioni e risulta 14° sul fronte degli stupefacenti;
- Prato: 660 denunce, oltre 4.400 ogni 10mila abitanti. E’ terza in classifica per gli omicidi volontari (4) e quinta per i tentati omicidi (10): emerge anche per le rapine, soprattutto furti con strappo (78 denunce, 30 ogni 100mila abitanti);
- Livorno: 956 denunce, 4.271 ogni 100mila abitanti. Estorsioni (77, è al 4° posto) e furti (8° posto), in particolare furti negli esercizi commerciali (oltre 500, 153 ogni 100mila abitanti) sono i reati più diffusi;
- Napoli: 119 denunce, 4.217 ogni 100mila abitanti. Emergono contrabbando, furti con strappo e di motocicli, due tipi di reato per cui è 1° in classifica.
Indice della criminalità 2022: calo generalizzato dei reati con qualche eccezione
Rispetto al 2019, i dati del 2021 oggetto dell’Indice della criminalità 2022 riportano un calo generalizzato dei reati nelle aree metropolitane. Ad esempio, si registra un:
- -11,8% a Milano,
- -6,8% Roma
- -24,6% a Firenze
- -17,8% a Venezia
- -15,3% a Bologna. E’ in queste città che la flessione risulta più marcata.
I dati, in effetti, non sorprendono considerando le restrizioni per l’emergenza sanitaria Covid-19 scattata nel 1° trimestre 2021. Tutto è stato limitato e notevolmente ridotto: flussi turistici, circolazione, attività degli esercizi commerciali, eventi.
In controtendenza alcune città che hanno visto aumentare i reati:
- Piacenza con un incremento dell’11,7% (circa 10mila denunce) che riporta primati negativi per rapine in casa e omicidi stradali (2° in classifica) senza contare le violenze sessuali anche su minori di 14 anni (11°);
- Isernia, dove le denunce rispetto al 2019 sono salite dell’8,8%: spiccano omicidi stradali, associazioni per delinquere e incendi (3°);
- Rieti con un +5,9%.
I primati nella classifica nera
Milano è prima in classifica per furti (2.943 denunce ogni 100mila abitanti), soprattutto furti con destrezza, negli esercizi commerciali e sulle auto in sosta.
Napoli primeggia per i furti con strappo, Rimini per le rapine, Torino per le rapine negli esercizi commerciali.
Ai primi posti per le rapine in banca troviamo Ravenna, Teramo e Catania, mentre per i furti di motocicli troviamo Napoli, Genova e Palermo.
Barletta-Andria-Trani, Foggia e Napoli sono prime in classifica per i furti di auto. Napoli risulta prima anche per numero di omicidi volontari, Isernia per gli omicidi stradali.
Riguardo ai furti in abitazione il podio spetta a Ravenna, Pavia e Pisa.
Diamo uno sguardo ad altri tristi primati di criminalità in Italia:
- Trieste, violenze sessuali;
- Pesaro Urbino, violenze sessuali ai danni di minori di 14 anni;
- Biella, estorsioni;
- Ragusa, usura;
- Isernia, associazione a delinquere e contraffazione di marchi e prodotti industriali;
- Napoli, associazione di tipo mafioso e contrabbando;
- Foggia, riciclaggio di denaro;
- Gorizia e Torino, reati di tipo informatico;
- La Spezia, spaccio di stupefacenti;
- Venezia, Genova e Trieste, pornografia minorile e sfruttamento della prostituzione minorile;
- Enna, omicidi volontari.
Criminalità in Italia: dati in aumento nel 1° semestre 2022
Nonostante il calo generalizzato dell’8,7% rispetto al 2019 registrato nel 2021, a giudicare dai dati del primo semestre 2022 si registra una ripresa con un incremento delle denunce nelle metropoli italiane tranne Torino, dove i reati sono diminuiti.
Riguardo alla prima in classifica (Milano), come ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, prevalgono i reati da strada (anche aggressivi) che si commettono nelle aree della movida, negli esercizi commerciali o sui mezzi pubblici.
Granelli ha ricordato la richiesta da parte del Comune di 255 tra poliziotti e carabinieri che è stata accolta: “stiamo assumendo 500 poliziotti locali, di cui 108 entreranno in servizio da novembre”.
Le forze di Polizia e lo stesso Granelli invitano i cittadini a denunciare sempre per consentire interventi adeguati e l’attivazione di indagini mirate.
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Francesco Ciano - Comitato Scientifico ANCDV