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Addio a Roby Levis: “Il nuoto, la mia passione”

Si è spento ad 81anni uno dei protagonisti dei tornei masters regionali e dei tricolori FIN. All’Infernetto, nella piscina del Babel lo conoscevano tutti, il nuoto era la sua passione sin da piccolo, quando aveva imparato a nuotare nel mare di Ostia.

printDi :: 16 aprile 2025 16:06
Addio a Roby Levis: “Il nuoto, la mia passione”

(AGR) Il mondo del nuoto dei masters e dei tanti appassionati del litorale piange la scomparsa di Roby Levis, 81 anni, stroncato da un malattia incurabile ieri notte nell’hospice “Sant’Antonio da Padova" a Roma. Una morte che toglie al nuoto uno dei protagonisti degli ultimi trofei masters del Lazio e dei tricolori nazionali. Era un appassionato e tifoso acceso della pallanuoto ed in particolare della SIS Roma femminile di cui seguiva il cammino nel campionato di serie A1

“Devo difendere il titolo nei 50 dorso – raccontava Roby nel giugno scorso, poco prima degli italiani - Ho iniziato ad allenarmi per questo obiettivo, a fine mese parteciperò ai tricolori Master di Riccione, vorrei fare il bis….anche se è importante, alla mia età, gareggiare, è uno stimolo a dare sempre di più e quando sei stanco ad andare in piscina a nuotare, è una medicina, un’iniezione di fiducia quotidiana”.

 
Roby Levis, 81 anni, residente all’Infernetto, aveva imparato a nuotare ad Ostia, nel tratto di mare, tra il Marechiaro ed il pontile: “Eravamo in tre, avevamo un pattino che faceva acqua da tutte le parti ma in qualche maniera restava a galla. Eravamo organizzati in maniera che mentre due facevano il percorso a nuoto l’altro vogava e ci seguiva in barca. A ritorno, si cambiava e chi remava aveva il diritto di nuotare e chi aveva nuotato doveva remare. Ci divertivamo molto, eravamo poco più che bambini ma il mare mi è entrato subito nel sangue e con lui, il nuoto”.

Una passione autentica, fino allo scorso ottobre si allenava tutti i giorni per due ore nella piscina del Babel (Infernetto), dove lo conoscevano tutti e lo apprezzavano, per le sue doti umane e sportive, lavorava ancora come consulente di marketing nel mondo della moda. Roby era laureato in ingegneria, una professione che gli sarebbe piaciuta, ma la vita, raccontava, gli aveva dato una grande opportunità; aveva iniziato a lavorare perché come tutti i giovani aveva bisogno di soldi e si era trovato a programmare e promuovere campagne commerciali di grandi aziende di abbigliamento.

Roby Levis ogni giorno da mezzogiorno alle 2 era in piscina a nuotare, era sempre puntuale, poi all’improvviso negli ultimi giorni dell’ottobre scorso non si è presentato, un’assenza che si è protratta per una giornata ed alla fine è scattato l’allarme, alcuni ragazzi con cui si allenava sono andati a cercarlo a casa, trovandolo esanime nel bagno per un ictus. Condotto in condizioni disperate al S.Eugenio si era ripreso anche se doveva sottoporsi ad una lunga rieducazione, poi l’aggravamento e la fine.

I funerali si svolgeranno domani 17 aprile, ore 11, nella chiesa Parrocchiale di San Bernardo da Chiaravalle via degli Olivi 180 a Roma

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roby levis 50m dorso medaglia d'oro
Roby Levis con le ragazze della SIS Roma

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