Agricoltura, giro di vite dei Carabinieri sul lavoro nero e sicurezza, sanzioni per 75 mila euro, a Fregene container fatiscenti per i braccianti
Nello specifico effettuate 40 ispezioni ad aziende agricole operanti nella produzione e raccolta di ortaggi e frutta (fragole, pomodori, carote, meloni, coltivazioni in serra, prodotti animali, filiere di stoccaggio di frutta), nell’allevamento di ovini e bufale e nella vinificazione.
(AGR) Nei giorni precedenti, militari del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma con il concorso degli ispettori del lavoro dell’Ispettorato d’Area Metropolitana (I.A.M.) di Roma e degli Ispettorati Territoriali del Lavoro (I.T.L.) di Latina e Viterbo, hanno effettuato un controllo straordinario nelle zone agricole ricadenti nei territori dei comuni di Fiumicino (in particolare nell’area di Maccarese), Anzio (area di Lavinio), Fondi, Terracina, Pontinia, Aprilia, Viterbo, Montalto di Castro e Acquapendente, finalizzato al contrasto delle forme di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Sono state effettuate 40 ispezioni ad aziende agricole operanti nella produzione e raccolta di ortaggi e frutta (fragole, pomodori, carote, meloni, coltivazioni in serra, prodotti animali, filiere di stoccaggio di frutta), nell’allevamento di ovini e bufale e nella vinificazione.
Sono state rilevate ben 16 aziende irregolari ed emessi 4 provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per avere impiegato lavoratori in nero e clandestini sul territorio nazionale, di nazionalità indiana. Numerose le violazioni sulla sicurezza del lavoro accertate, molte riconducibili a omesso utilizzo dei dpi dai lavoratori, presenza di rischi gravi derivanti dall’utilizzo di attrezzature, omessa formazione ed omessa sorveglianza medica.
In particolare, il titolare di una ditta di raccolta carote nella zona di Fregene è stato denunciato per violazione prevenzionistiche, in quanto utilizzava un macchinario senza marchio CE e quindi non idoneo e per il quale è stato sospeso l’utilizzo.
Sempre nella zona di Fregene sono stati trovati container in condizioni fatiscenti, senza la presenza di bagni, utilizzati quali alloggi per i braccianti agricoli e sono quindi in corso ulteriori accertamenti per acclarare eventuali reati di sfruttamento lavorativo (art. 603 bis c.p.).
Ad Anzio è stata rinvenuta un’analoga situazione di degrado in alcuni dormitori dei lavoratori e anche in questo caso seguiranno i dovuti accertamenti.
Sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di euro 75.000 e ammende per complessivi euro 52.000.
I controlli, che proseguiranno anche in altre aree delle Province laziali, rientrano in una più ampia azione del Comando CC per la Tutela del Lavoro finalizzata al contrasto del caporalato in agricoltura anche elevando gli standard di sicurezza nelle campagne. In un territorio ad alta vocazione agricola, infatti, l’attività di controllo è sempre più avvertita come necessaria, anche con finalità preventiva, in relazione a fenomeni criminali quali i furti, i danneggiamenti e il pascolo abusivo, oltre che per tutelare la salute dei consumatori, la sicurezza dei lavoratori e l’attività degli imprenditori impegnati nella produzione di eccellenze tipiche della terra laziale.
Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente n. 90 Carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro dell’Arma territoriale e n. 30 ispettori dell’INL.
foto archivio AGR