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Ardea, in manette egiziano 30enne per omicidio stradale, sul lungomare degli Ardeatini avrebbe ucciso una donna 84enne

I Carabinieri hanno ricostruito l’intera dinamica del sinistro. I militari trovarono sul posto lo specchietto retrovisore e pezzi di scocca. Acquisiti ed analizzati diversi filmati di videosorveglianza della zona, identificato e sentito alcuni testimoni, i militari sxarebbero risaliti all'uomo

printDi :: 21 agosto 2024 15:24
Carabinieri  di Ardea che hanno condotto le indagini

Carabinieri di Ardea che hanno condotto le indagini

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio, congiuntamente ai Carabinieri della Tenenza di Ardea, hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 30enne egiziano, gravemente indiziato del reato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

L’episodio è accaduto il 10 giugno 2024, alle prime ore dell’alba, in lungomare degli Ardeatini, quando il conducente di un'auto investì una donna 84enne, deceduta sul colpo, senza fermarsi a prestare soccorsi.

 
L’attività d’indagine dei Carabinieri ha permesso di ricostruire l’intera dinamica del sinistro stradale. Nell’immediatezza, infatti, i militari trovarono sul posto lo specchietto retrovisore e altri pezzi di scocca, riconducibili a una Peugeot. Successivamente, hanno acquisito e analizzato diversi filmati di videosorveglianza della zona, hanno identificato e sentito alcuni testimoni e, infine, hanno sequestrato il telefono cellulare dell’uomo che, nella serata del 10 giugno stesso, si era presentato presso la Stazione Carabinieri di Torvaianica, dichiarando di aver avuto un sinistro stradale con una persona, a lui ignota.

Per questo motivo, tenuto conto della gravità della vicenda e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stato arrestato e condotto presso il carcere di Velletri.Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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