Cerveteri, spaccio di sostanze stupefacenti in un appartamento, fermati 4 giovani, tre sono minorenni
I poliziotti hanno sorpreso 4 giovani, di cui 3 minorenni e 1 maggiorenne, mentre cedevano la sostanza stupefacente ad un acquirente e sono stati prontamente bloccati. Per il 19enne è scattato l'arresto, per un minore affidamento ai genitori e per gli altri due al C.P.A. Virginia Agnelli
(AGR) Grazie ad un'articolata attività d'indagine portata a termine nell'arco di poche ore, i poliziotti del Commissariato di Ladispoli sono riusciti ad individuare un appartamento ubicato al secondo piano di uno stabile, utilizzato sistematicamente da un gruppo di ragazzi come base per lo stoccaggio, confezionamento e successivo smercio di sostanza stupefacente che veniva ceduta ad acquirenti che si presentavano per l'acquisto direttamente alla porta dell'appartamento.
I poliziotti, a seguito di uno specifico servizio di osservazione a Cerveteri, hanno sorpreso 4 individui, di cui 3 minorenni e 1 maggiorenne, nell'atto della cessione della sostanza stupefacente ad un acquirente e sono stati prontamente bloccati e arrestati.
Al termine delle attività di rito, i poliziotti hanno tratto in arresto il 19enne e per due dei minorenni è stata disposta la traduzione presso il C.P.A. Virginia Agnelli di Roma mentre per il terzo è stata disposta la misura della permanenza domiciliare con contestuale affidamento ai genitori. Entrambe le Procure hanno chiesto ed ottenuto dai rispettivi GIP la convalida delle misure adottate dalla Polizia Giudiziaria.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.