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Monterotondo, si finge un corriere e carica capi di vestiario per oltre 2 mila euro, arrestato per truffa 53enne

I Carabinieri sono tempestivamente intervenuti presso un deposito di capi di vestiario del centro eretino, dove hanno bloccato l’uomo che, spacciatosi per un corriere, si era recato presso l’azienda con un furgone ed aveva caricato alcuni capi di vestiario, dal valore di circa 2.000 Euro.

printDi :: 13 settembre 2024 11:40
Carabinieri la caserma di Monterotondo

Carabinieri la caserma di Monterotondo

(AGR) Nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che, nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo (RM) hanno arrestato un 53enne italiano, con precedenti per simili reati, gravemente indiziato di truffa, sostituzione di persona e falsità materiale commessa da privato. 

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Monterotondo, avvisati da un cittadino, sono tempestivamente intervenuti presso un deposito di capi di vestiario del centro eretino, dove hanno bloccato l’uomo che, spacciatosi per un corriere, si era recato presso l’azienda con un furgone ed aveva caricato alcuni capi di vestiario, dal valore di circa 2.000 Euro.

 
Quindi gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che l’uomo, indiziato di truffa, nella mattinata, aveva preannunciato al magazzino il ritiro della merce per conto di una ditta di spedizione; quindi poco dopo, si è portato presso il deposito ma questa volta qualcosa non è andato come sperato; infatti, personale addetto alla gestione del magazzino, dopo attente verifiche, ha constatato che non era previsto alcun ritiro da parte di quella ditta di spedizione; così sono stati allertati immediatamente i Carabinieri di Monterotondo.

I militari, dunque, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto sul furgone in uso all’uomo 6 magliette clone di altrettante ditte di spedizioni, nonché degli adesivi riproducenti targhe di autoveicoli, che si ipotizza utilizzasse, di volta in volta, per evitare di essere rintracciato.

Il 53enne ha quindi raccontato ai militari di aver perso il lavoro da poco e che tali espedienti gli erano necessari per recuperare del denaro necessario a sostenere le spese dell’affitto e degli studi dei tre figli. 

Al termine delle operazioni, l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo che si celebrerà in data odierna.

L’episodio è ulteriore dimostrazione dell’attenzione dei militari della Compagnia di Monterotondo a tali fenomeni, nonché dell’importanza di segnalare e denunciare tempestivamente ai Carabinieri.

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