Roma, arrestato 50enne, con i soldi rubati prova a corrompere i Carabinieri che hanno trovato la refurtiva
L’uomo è stato bloccato e la perquisizione eseguita sul veicolo ha permesso ai Carabinieri di rinvenire 22.510 euro in contanti, argenteria varia, gioielli, orologi e beni di valore. Vistosi alle strette ha tentato di corrompere i militari, proponendo loro il denaro contante.
Carabinieri la refurtiva recuperata da un furto ai Parioli
(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Bologna hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e arrestato per istigazione alla corruzione un 50enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti specifici.
La notte tra venerdì e sabato, verso le ore 3, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i Carabinieri hanno notato un’autovettura con targa lituana transitare in via della Lega Lombarda e hanno deciso di procedere ad una verifica ma l’uomo alla guida ha tentato di eludere il controllo accelerando e proseguendo la marcia in direzione del cimitero del Verano. I Carabinieri sono riusciti a fermare l’auto subito dopo, mentre tentava di immettersi in autostrada. L’uomo è stato bloccato e la perquisizione eseguita sul veicolo ha permesso ai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna di rinvenire 22.510 euro in contanti, argenteria varia, gioielli, orologi e beni di valore.
Dagli immediati accertamenti i Carabinieri sono riusciti a risalire alla proprietaria della refurtiva, ignara vittima di un furto in abitazione, in zona piazza Mazzini, occorso nella stessa notte, mentre con la famiglia si trovava fuori Roma.
L’indagato è stato portato presso il carcere di Rebibbia, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e il fermo, disponendo per l’indagato la custodia in carcere.
Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di individuare eventuali complici del 50enne a cui sono stati anche sequestrati due telefoni cellulari.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’ indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.