Roma, blitz antidroga dei Carabinieri al Quarticciolo, lo stupefacente era nascosto in buche nel terreno, 11 arresti
Nel corso di un servizio di appostamento, i militari hanno osservato un tunisino occultare dello stupefacente all’interno di una buca nel terreno ricoperta da foglie.L’indiziato ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato arrestato. Stesse modalità per un egiziano, finito in manette a Tor Tre Teste
Carabinieri recuperata e sequestrata la droga nascosta in buche del terreno
(AGR) I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di blitz antidroga nella Capitale, dal centro storico alle periferie, arrestando, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, 11 persone e sequestrando in totale centinaia di dosi di sostanze stupefacenti tra cocaina, crack, marijuana e hashish, oltre a denaro contante, ritenuto provento delle attività illecite.
I Carabinieri di Monte Sacro hanno arrestato un 60enne romano in via Renato Fucini, dopo essere stato trovato alla guida di un'autovettura in possesso 4 dosi di cocaina, 15 dosi di crack e 490 euro in contanti ritenuti provento di attività illecita. I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese hanno notato un'insolita attività di un 27enne originario del Marocco nei pressi di ponte Sisto mentre si avvicinava ripetutamente a giovani turisti. Fermato dai militari, ha tentato di disfarsi di alcune dosi di cocaina e hashish lanciandole sulla banchina del fiume Tevere. La droga è stata recuperata e sequestrata, mentre l'uomo è stato trovato in possesso di 65 euro in banconote di piccolo taglio, anch'esse ritenute provento di attività illecita.
L’indiziato, dopo essersi accorto di essere stato notato dai Carabinieri, ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato raggiunto, arrestato e trovato in possesso di 10 dosi di cocaina insieme 200 euro in contanti. Altre due persone state arrestate dai Carabinieri di Tor Tre Teste dopo essere state notate mentre occultavano dello stupefacente all’interno di un’aiuola, dentro la quale sono state rinvenute 30 dosi di crack, 4 dosi di cocaina e 315 euro in contanti, provento di illecita attività. In un’altra operazione i Carabinieri hanno arrestato un cittadino egiziano notato effettuare delle cessioni di stupefacente e occultare la droga in una buca nel terreno.
L’uomo che ha tentato di allontanarsi è stato bloccato e arrestato, mentre nella buca sono state rinvenute 29 dosi di cocaina e 40 euro. In altre operazioni, condotte sempre dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, sono state fermate e arrestate ulteriori 3 persone per spaccio di sostanze stupefacenti. Altre due persone sono state invece arrestate, in distinte operazioni, sempre per le attività di spaccio di sostanze stupefacenti, dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca e dai Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.
Infine, in via Rina De Liguoro, quartiere Talenti, i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro hanno fermato un’auto con a bordo un uomo e una donna, rispettivamente di 27 e 28 anni, entrambi di Roma. Durante il controllo, i militari hanno trovato 12.520 euro in contanti, suddivisi in mazzettini e legati con elastici. I sospetti dei Carabinieri sono stati poi confermati quando hanno deciso di approfondire il controllo dell’utilitaria dove hanno rinvenuto tre cellulari nascosti sotto la ruota di scorta. Le perquisizioni si sono poi estese presso l'abitazione dell'uomo dove i Carabinieri hanno rinvenuto alcune dosi di cocaina e hashish, un'agenda con palese contabilità dell'attività di spaccio, altri due cellulari, una cassetta metallica contenente materiali per il confezionamento della droga e ulteriori 18.730 euro in contanti. L’uomo è stato denunciato e tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
É importante precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.