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Roma, forza un posto di blocco con un'auto rubata, nella fuga va a sbattere contro un muro, inseguito a piedi è stato arrestato

Ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale queste le accuse per un romano di 29anni che non si è fermato all'alt dei Carabinieri e durante la fuga è andato a sbattere contro il muro di cinta dell'ex Mattatoio, ha proseguito la fuga a piedi ed è stato bloccato. Sequestrati arnesi da scasso

printDi :: 11 agosto 2024 17:30
Carabinieri il materiale sequestrato dai Carabinieri a Testaccio

Carabinieri il materiale sequestrato dai Carabinieri a Testaccio

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno arrestato un cittadino romano di 29 anni, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nella circostanza, nonostante i Carabinieri, impegnati in un posto di controllo in via Zabaglia, avessero intimato l’alt al conducente di un’autovettura, l’uomo alla guida ha proseguito la marcia ad alta velocità al fine di eludere il controllo, effettuando manovre pericolose, fino a giungere all’altezza del lungotevere Testaccio dove, autonomamente, ha perso il controllo del veicolo ed è andato a sbattere contro il muro di cinta del complesso dell’Ex Mattatoio. Immediatamente raggiunto dai Carabinieri che non lo avevano mai perso di vista, l’uomo, dopo l’urto, ha abbandonato il veicolo e ha tentato la fuga a piedi e opposto resistenza ai militari prima di essere bloccato definitivamente.

 
I primi accertamenti effettuati tramite il controllo del telaio del veicolo hanno consentito ai Carabinieri di appurare che l’indagato viaggiava a bordo di un’auto rubata e a cui era stata anche apposta una targa risultata anch’essa rubata e appartenente ad un altro modello di auto. Perquisito il veicolo, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un’altra targa rubata, appartenente ad un altro veicolo, numerosi arnesi da scasso, 4 telefoni cellulari e un tablet.

Per questo motivo il 29enne è stato arrestato e condotto presso le aule del Tribunale di Roma in piazzale Clodio, dove il suo arresto è stato convalidato e dove è stato disposto per lui il divieto di dimora nel comune di Roma.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui l’indagato è da considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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