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Roma Garbatella, si rifiutano di pagare il conto e minacciano la titolare, arrestato 25enne

I Carabinieri sono intervenuti presso un ristorante cinese, dove la titolare ha denunciato la presenza di tre persone che consumato un pasto, alla richiesta di pagare il conto hanno iniziato a minacciare la donna. Due sono fuggiti il terzo ha lanciato due sedie contro i militari ed è stato arrestato

printDi :: 31 luglio 2024 13:39
Carabinieri l'equipagio intervenuti alla Garbatella

Carabinieri l'equipagio intervenuti alla Garbatella

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella hanno arrestato in flagranza un cittadino romano di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine, poiché gravemente indiziato dei reati di estorsione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Nella circostanza, i Carabinieri su richiesta giunta tramite 112 NUE, sono intervenuti presso un ristorante cinese, dove la titolare, una donna di 49 anni, ha denunciato la presenza di tre persone, compreso l’indagato che, dopo aver consumato un pasto, alla richiesta di pagare il conto, hanno iniziato a minacciare la donna, brandendo una bottiglia di vetro. Prima dell’arrivo dei Carabinieri i due amici del 25enne, si sono dati alla fuga e sono tutt’ora ricercati. Mentre il 25enne, nonostante la presenza dei Carabinieri ha continuato ad inveire contro la donna e ha lanciato due sedie contro i militari, prima di essere immobilizzato definitivamente.

 
Per questo motivo, raccolti i gravi indizi di colpevolezza, il 25enne è stato arrestato e condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari e successivamente presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto.Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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