Roma, l'allarme li mette in fuga, la Polizia li blocca, in manette due georgiani per tentato furto
I due sono stati visti entrare in uno stabile ma, in quel frangente, è scattato l’allarme acustico di un appartamento situato al terzo piano e si sono allontanati velocemente uscendo di corsa. Gli agenti li hanno bloccati poco dopo. Rilevato il tentativo di furto sono scattate le manette
(AGR) Continua il contrasto ai furti in appartamento. Servizi dedicati con agenti in borghese e in divisa che, durante il periodo estivo, hanno portato a numerosissimi arresti e denunce.
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vescovio, durante un servizio di pattugliamento finalizzato al contrasto dei reati predatori, nel transitare in via del Forte Trionfale, hanno notato due persone che avevano un atteggiamento circospetto tale da indurli ad osservare ogni loro movimento; infatti, poco dopo uno dei due ha iniziato ad armeggiare energicamente con un cacciavite vicino ad un portone d’ingresso di uno stabile riuscendo poi ad aprirlo.
Gli investigatori li hanno inseguiti fino a quando, giunti in prossimità di viale Jonio, grazie al supporto di una volante del Commissariato Fidene, hanno messo fine alla fuga dei due.
Gli operatori hanno rinvenuto, a bordo del veicolo, un cacciavite, un tubetto di colla, una lastra in plastica termoformata, un coltellino multiuso ed un paio di forbici. Contestualmente, un'altra pattuglia si è recata nuovamente presso l’appartamento dello stabile che era in allarme e, a quel punto, gli agenti hanno potuto constatare che vi erano segni di effrazione sul portoncino d’ingresso, nonché frammenti di carta ripiegati, dello stesso tipo ritrovato nella loro auto, inseriti tra la porta ed il battente del telaio.
Pertanto, gli investigatori li hanno identificati per georgiani di 29 e 35 anni e, al termine degli accertamenti di rito, li hanno arrestati per tentato furto in appartamento.
L’Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha convalidato gli arresti.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.