Roma, sulla metro A chiede informazioni ad una turista...e la borseggia, arrestata 26enne
La donna di origini bosniache con lo stesso modus operandi aveva già derubato un turista argentino. Si era avvicinata ad una coppia di turisti chiedendo informazioni per raggiungere il Vaticano, ha aperto con destrezza la lampo del marsupio di uno dei due e ad estrarre il portafoglio
(AGR) Metro A. Furti in stazione: con la scusa di chiedere indicazioni per il Vaticano sfila il portafogli ad una coppia di turisti, ma viene arrestata in flagranza dalla Polizia di Stato.
Erano ben mimetizzati tra le migliaia di persone – pendolari e turisti – che a prima mattina affollano la Metro A i poliziotti che hanno sorpreso in flagrante una ragazza bosniaca che avrebbe borseggiato un turista giapponese.
È accaduto ieri mattina, intorno alle 8.30: sono stati due agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi – Campo Marzio, nell’ambito di specifici servizi volti al contrasto del fenomeno dei borseggi nelle stazioni metropolitane, a riconoscere una donna a loro già nota per reati specifici che sembrava stesse seguendo da vicino una coppia di turisti orientali. Proprio quel frangente, la giovane si è avvicinata loro in maniera sospetta e, con la scusa di chiedere indicazioni per dirigersi verso il Vaticano, è riuscita in un attimo ad aprire la cerniera del marsupio di uno dei due malcapitati e ad estrarre il portafoglio.
Al termine degli accertamenti di rito, la giovane – una ventiseienne di origini bosniache – è finita in manette, gravemente indiziata del reato di furto aggravato. Per lo stesso motivo era stata già arrestata appena un mese fa, dopo aver derubato con lo stesso modus operandi un turista argentino.
Condotta nelle aule di piazzale Clodio, la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’operato della PG.Ad ogni modo l’indagata è da ritenere presunta innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagata da ritenersi presunta innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
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