Roma Termini, oltre 5700 persone controllate nel corso della settimana, 7 arresti per furto di bagagli
La Polizia Ferroviaria alla stazione Termini ha individuato e bloccato tre persone che agivano in un esercizio commerciale, uno del gruppo distraeva i turisti e gli altri si impadronivano di borse e valige. Il terzetto è stato seguito ed arrestato
(AGR) Il bilancio settimanale dell’attività della Polizia di Stato in ambito ferroviario, nel territorio di Roma e provincia: 5.720 persone identificate, di cui 210 “a bordo treno”; 7 persone arrestate per furto di bagagli in danno di viaggiatori.
Il 17 e il 19 giugno, nell’ambito dei controlli volti ad incrementare il livello di sicurezza in ambito ferroviario, personale della Questura di Roma e della Polizia Ferroviaria, nell’area interna ed esterna alla stazione di Roma Termini, hanno arrestato 4 persone perché gravemente indiziate di furto aggravato; nel primo caso il reato si è consumato alla stazione Termini dove i poliziotti hanno notato due soggetti che si aggiravano con fare sospetto fra i numerosi turisti presenti sul marciapiede lato Via Giolitti e, dopo alcuni minuti, uno dei due distraeva un turista, mentre l’altro gli prendeva la borsa per poi cercare di dileguarsi; quest’ultimo è stato bloccato dagli operanti e tratto in arresto. Nel secondo caso, sempre alla stazione Termini, gli agenti all’interno di un esercizio commerciale hanno sorpreso 3 persone che, con lo stesso modus operandi, perpetravano furti ai viaggiatori. Li hanno seguiti e tratti in arresto.
Ancora, nella serata del 20 giugno, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale ha tratto in arresto una persona, resasi responsabile del reato previsto dall’art. 13 co. 13 Testo Unico Immigrazione; in particolare, nella giornata del 19 giugno il soggetto era stato già tratto in arresto per il reato di furto aggravato. In seguito agli accertamenti svolti presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, il soggetto risultava essere già stato espulso e, per tal motivo, è stato tratto in arresto poiché inottemperante all’ordine di lasciare il Territorio Nazionale.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.