Subiaco, lo accusano di aver rubato una partita di droga, lo sequestrano e picchiano selvaggiamente, tre arresti
La vittima era stata accusata di essersi appropriato di una partita di hashish. L'uomo era stato sequestrato dai tre uomini che, dopo averlo condotto in una località isolata nel comune di Canterano, l’avevano selvaggiamente picchiato e minacciato anche con una pistola. Arrestati
Carabinieri Subiaco il luogo dove era stata condotta la vittima
(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Subiaco, su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia- hanno notificato un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per 3 uomini, italiani, di 21, 31 e 53 anni, gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da fuoco.
Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Roma (competente per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione) su richiesta della DDA della Procura della Repubblica di Roma.
In un momento di distrazione dei tre, la vittima era riuscita a fuggire e a chiedere aiuto al “112”.
I Carabinieri di Subiaco, giunti su posto, dopo le prime cure da parte del personale del 118 alla vittima, riuscirono a raccogliere i primi elementi utili che una volta sviluppati hanno poi consentito di ottenere i gravi indizi di colpevolezza a carico dei 3 uomini, anche grazie al prezioso ausilio delle sezioni informatica, biologia, impronte, balistica, chimica, fonica e audiovisiva del R.I.S. Carabinieri di Roma.
Nel corso delle fasi esecutive dell’ordinanza, durante una perquisizione a casa di uno dei tre indagati, i Carabinieri hanno rinvenuto 500g di hashish, 41 g di marijuana, sostanza da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi nonché denaro contante per un ammontare di 1500 euro circa.
Gli arrestati sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Roma Regina Coeli e Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.