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"Finale a sorpresa", nel nuovo film il trio Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martínez non delude

Il nuovo film di Mariano Cohn e Gastón Duprat, sarà visibile nei cinema italiani a partire dal 21 aprile.

printDi :: 13 aprile 2022 17:25
Finale a sorpresa

Finale a sorpresa

(AGR) Roma – “Finale a sorpresa” è un piccolo capolavoro del cinema spagnolo, che partendo dalla commedia riesce a spaziare su più generi. Su tutti il dramma, il thriller e il giallo.

Davanti a una coppia già rodata come Penélope Cruz e Antonio Banderas, il successo era assicurato, nonostante un trailer del film poco accattivante. Ma le pellicole si valutano su tutta la loro durata, con l’aggiunta di Oscar Martínez a impreziosire ulteriormente questo prodotto cinematografico.

 
Non serve cadere nella banalità, per dire onestamente che si riesce ad apprezzare tutto di questa storia.

Questa commedia con continui richiami “noir”, si rende originale nel suo genere e soprattutto all’interno delle commedie alla “spagnola”.

Il film racconta la rivalità degli attori protagonisti, le ansie del regista che li deve sorbire e tirarci su una pellicola. Insomma, “Finale a sorpresa” si mostra come un vero e proprio “dietro le quinte” dei famosi set cinematografici. Il continuo contrasto tra due interpreti, dove ci sono “l’attore più amato del pubblico” e “l’attore più bravo” del panorama cinematografico.

Una rivalità analizzata a 360 gradi, che è il binario principale su cui si fonda tutta questa storia all’interno del set e non.

In una pellicola così scoppiettante, c’è anche un forte messaggio sociale: la ribellione attuale al mondo dello spettacolo e – perché no – ai red carpet hollywoodiani. Si criticano apertamente i “vizi” della celebrità, lo stato di profondi “incompresi” da parte degli autori impegnati o le strane dimensioni che pervadono l’artista alternativo.

Una pellicola “politicamente scorretta”, che piace anche per questo aspetto: smonta l’aurea divina delle star, mettendo a nudo le loro cattive abitudini, ansie e preoccupazioni. Ma soprattutto, come due attori in rivalità siano pronti a tutti pur di ottenere la parte di protagonisti in un film.

Oggettivamente, è realmente difficile trovare degli errori in questa pellicola.

Se qualche scena lascia delle perplessità, il vero cavillo è l’esagerazione di assurdità che avvengono all’interno del film. L’assurdità è un’arte, spesso criticata anche a grandi maestri del cinema come Woody Allen, noto per basare tutti i suoi lavori su questo filone.

“Finale a sorpresa” è un film che merita, in una storia scorrevole e che soprattutto cattura il pubblico. Potremmo parlare di 114 minuti che si passano tra una sana risata, il dubbio di dove voglia andare a parare il film e delle situazioni che ci portano oggettivamente a riflettere.

Film non adatto ai bambini.

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