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"La città macchina" esce nelle sale il docufilm sulla Città Futurista del '900

Il film diretto da Dario Biello sarà accompagnato da una mostra itinerante con i materiali del film. Il protagonista un ricercatore e fotografo, interpretato da Alessandro Preziosi, insegue l’identità futurista della città rappresentata da una Lancia Siluro del 1927 guidata da una donna misteriosa.

printDi :: 07 dicembre 2024 16:06
la città macchina locandina presentazione festval del cinema di Roma

la città macchina locandina presentazione festval del cinema di Roma

(AGR) Dopo la presentazione alla recente Festa del Cinema di Roma, arriva in sala La Città Macchina, il nuovo progetto della serie Italia Novecento prodotta da Diego Biello per Filmedea in collaborazione con Cinecittà, Fondazione Maxxi e ANRCA.Il film diretto da Dario Biello che partendo da Verona sarà in tour in diverse città italiane, accompagnato da una mostra itinerante con i materiali originali del film, vede come protagonista un ricercatore e fotografo, interpretato da Alessandro Preziosi, che insegue l’identità futurista della città rappresentata da una Lancia Siluro del 1927 guidata da una donna misteriosa.

Un percorso alla scoperta della città del XX secolo, attraverso la Rivoluzione Industriale, la Ricostruzione del dopoguerra e la Rigenerazione Urbana. Questa ricerca ci porterà dentro al MAXXI, il Museo delle arti del XXI secolo, dove il protagonista durante la sua mostra incontrerà lo spirito di questo viaggio.

 
La Città Macchina intende superare la logica nostalgica e passatista del paesaggio urbano, superando la visione classica del centro storico e il concetto di periferia, fotografando un modello che attraverso il disegno trova la sua sintesi tra il pensiero della Città Che Sale di Umberto Boccioni, l’audacia della Città Nuova di Antonio Sant’Elia e la tradizione dell’artigianato e dei mestieri italiani.

Un luogo dove si esplora l’equilibrio tra identità locale e mercato globale, oltre ogni retorica di Made in Italy, nell’epoca della Città 15 Minuti, dell’economica circolare, sostenibile e del consumo di suolo a saldo zero da raggiungere entro il 2050.Il film, come nelle intenzioni della Serie Italia Novecento, intende essere la rappresentazione di sintesi tra documenti originali di archivio e le ricostruzioni cinematografiche degli aspetti più intimi dei principali protagonisti del tempo, accompagnati da oltre 30 interviste, tra le quali quelle a Mario Botta, Milo Manara, Tobia Scarpa, Ugo La Pietra, Alfonso Femia e Kjetil Trædal Thorsen, fondatore dello Studio Snøhetta di Oslo, di Federico Bucci del Politecnico di Milano, Benno Albrecht dell’Università Iuav di Venezia, di Pierfrancesco Nocini dell’Università di Verona e di Paolo Galuzzi dell’Università Sapienza di Roma.

La Città Macchina è il secondo episodio della Serie Italia Novecento, già presentata alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e al Salone del Mobile di Milano, un progetto cross mediale che intende sottolineare la volontà di fondere Cinema e Architettura come strumento unico in grado di avere un’azione di rigenerazione sociale e culturale prima che infrastrutturale.

Una ricerca che attraverso la mappatura dell’intero patrimonio storico, architettonico e industriale del ‘900 intende restituire una serie di 10 episodi, ciascuno dei quali composto da Itinerari geolocalizzati, Esposizioni multimediali, Videomapping immersivi, Missioni Fotografiche e ovviamente docufilm, lo strumento di sintesi dell’intero censimento.

Perché dovremmo guardarci alle spalle, il tempo e lo spazio morirono ieri, abbiate fiducia nel progresso, che ha sempre ragione, anche quando ha torto.

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