Presentato “DIAKRONICA - Bellezza nel tempo”: Il calendario Tricostarc Ets 2025 con gli scatti di Italo Zannier
Il progetto di tricologia solidale ha come protagoniste assolute 4 pazienti oncologiche. L'obiettivo è quello di migliorare la quialità della vita dei pazienti, di recuperare la propria immagine corporea aiutandoli a riconquistare quell'autostima necessaria ad affrontare la malattia
CALEDARIO DIAKRONICA - ITALO ZANNIER E LE 4 MODELLE-PAZIENTI ONCOLOGICHE
(AGR) di Donatella Gimigliano
L’Aula Magna “Franco Frattini” dell’Università degli Studi Link ha ospitato la presentazione del Calendario Tricostarc 2025 “DIAKRONICA - Bellezza nel tempo” firmato dal fotografo internazionale Italo Zannier e realizzato alla Giudecca di Venezia, che vede come protagoniste 4 pazienti oncologiche: Angela, Annalisa, Monica e Simona.
Associazione che ogni anno è a fianco delle pazienti oncologiche, protagoniste assolute del progetto etico del Calendario grazie al quale sono “interpretate” dall’arte fotografica di illustri maestri di fama internazionale, e che vivono come un inno alla bellezza, un invito alla visione positiva del percorso di cura e un momento di leggerezza all’interno di un periodo certamente arduo e difficile.
Tra i tanti progetti avviati negli anni, inoltre, ricordiamo la Banca della Parrucca, attraverso la quale le parrucche donate vengono messe gratuitamente a disposizione di chi, per motivi economici, non può permettersela. “Al solo ospedale San Giovanni- Addolorata al 31 dicembre 2022 sono state date in comodato d’uso più di 600 parrucche con un risparmio per la Comunità di oltre mezzo milione di euro” – ha evidenziato il Direttore del Centro di Senologia e Presidente Fondazione Prometeus, Lucio Fortunato.
Quest’anno a firmare il calendario Tricostarc 2025 è stato il “novantenne indomabile” Italo Zannier, friulano doc, classe 1932, una vita dedicata alla fotografia come docente universitario, curatore e ideatore di mostre e rassegne internazionali, che ad oggi può vantare circa 600 pubblicazioni, fra saggi, libri e fotolibri.
“La scelta di scattare alla Giudecca e non nei luoghi iconici di Venezia” - spiega Zannier - “è dovuta al fatto che è un’isola, un borgo, nel quale la gente si conosce, ed è più facile trovare l’interazione autentica”. Oltre alla Giudecca il fotografo ha pensato ad altri set dove ritrarre le protagoniste per “dare nel calendario il senso del paesaggio, della vita di un luogo, di cosa c’è dentro”, nel quale “le modelle si muovono, dialogano interagiscono con l’ambiente”. Tra questi anche lo studio della moglie Laura Mirè, stilista di moda che è un ambiente con delle sculture di maglia spettacolari destinate al museo della moda. Il lavoro è stato consegnato in un nucleo di ventidue fotografie scelte dal fotografo tra quelle realizzate, stampe originali firmate e autenticate.
Nei suoi discorsi Zannier sottolinea l’importanza della “fotofania”, perché la sua foto, la sua opera, è quella stampata su supporto cartaceo, non un file digitale. Le stampe che ha consegnato, quindi, nascono dalla sua visione, la sua interpretazione di luce, di sgranatura o meno, di più o meno a fuoco e lo ha fatto nel momento in cui lo stampatore gli faceva vedere l’immagine che non è possibile riprodurre nuovamente uguale a quella consegnata da lui, se non usando l’originale.
Alla presentazione, curata dalla giornalista laura Aprati, sono intervenuti, inoltre, le pazienti protagoniste, Salvatore Coppola (Presidente Croce Rossa Italiana Lazio), Nicola Ferrigni (Professore Associato di Sociologia generale dell’Università degli Studi Link), Daniele Campo (Medico tricologo e docente di “Alopecie a impronta ormonale” presso l’Università “Luigi Vanvitelli”) e Luisanda dell’Aria, scrittrice e autrice del libro "Abbi cura di te". Al termine wig show pazienti in passerella e taglio della torta a forma di…. parrucca!