Medio Oriente
(AGR) Dopo 30 lunghi giorni di stragi e devastazioni il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha finalmente approvato una risoluzione che chiede a tutte le parti l’immediato cessate il fuoco.Nonostante questa risoluzione giunga con grande e ingiustificabile ritardo essa segna un importante passo in avanti. Non è la fine della guerra ma può essere il primo passo concreto verso la sua conclusione.
Condividiamo interamente le parole pronunciate ieri, davanti al Consiglio di Sicurezza, dal Segretario Generale dell’Onu, Kofi Annan.
La sua denuncia, la sua analisi e le sue proposte devono essere immediatamente raccolte dal Governo italiano e sostenute dalla mobilitazione di tutte le donne e uomini di buona volontà, dagli Enti Locali e dalle organizzazioni della società civile impegnate per la pace e i diritti umani, la giustizia, la legalità e la democrazia internazionale.
Le parole della Risoluzione dell’Onu devono diventare immediatamente realtà per le popolazioni di entrambi i paesi violentate dalla guerra.
Ogni ora di guerra in più è un insulto all’Onu e alla coscienza dell’umanità.
Facciamo appello al Governo italiano perché si adoperi con ancora maggiore energia e determinazione per mettere fine a questa guerra, per soccorrere le popolazioni bisognose, per includere nell’UNIFIL rafforzata una forte dimensione diritti umani con personale adeguatamente preparato, per garantire che l’autorità delle Nazioni Unite si traduca nell’effetivo comando "sopranazionale"dell’UNIFIL, per promuovere la partecipazione all’UNIFIL dei paesi membri dell’Unione Europea in forma integrata, e non a ranghi sparsi.
Facciamo appello al Governo italiano perché un’analoga risoluzione venga subito adottata anche per fermare il bagno di sangue di Gaza e per intraprendere la strada che può portare alla pace nell’intera regione del Medio Oriente. A questo proposito, sottolineiamol’importanza che riveste il puntuale richiamo che la presente Risoluzione fa alle Risoluzioni 242 e 338.
Il voto del Consiglio di Sicurezza dimostra ancora una volta che l’ONU rimane un organo essenziale e ineludibile e che pertanto è nell’interesse di tutti procedere velocemente al suo rafforzamento e alla sua democratizzazione come da anni andiamo sostenendo.
Oggi, con ancora più forza, ribadiamo che la pace è possibile. Ma c’è bisogno dell’impegno di tutti. Troppe risoluzioni sono rimaste lettera morta. Non possiamo permettere che anche questa opportunità venga sprecata.
Rinnoviamo dunque l’invito a partecipare alla Manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente che si terrà sabato 26 agosto 2006 ad Assisi. A ognuno di fare qualcosa.
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