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Oceani sempre più caldi

print30 settembre 2009 13:05
© Beluga Shipping

© Beluga Shipping

(AGR) Il primo tentativo risale al 1553 ad opera dell’esploratore inglese Hugh Willoughby, la cui nave era naufragata con tutto l’equipaggio: era quasi arrivato al Polo Nord ma la meta era mancata per un soffio.

In seguito ci riprovò l’Unione Sovietica, che nel 1930 tentò di istituire un nuovo servizio di navigazione commerciale, interrotto però dopo poco tempo, dato che le navi avevano alcune difficoltà a coprire l’intera rotta.

Oggi l’ardua impresa è riuscita al Beluga Shipping, compagnia di navigazione tedesca che sta aprendo nuovi orizzonti sulle esplorazioni e sul commercio per via marittima. Due delle sue navi, Foresight e Fraternity,hanno superato il “Passaggio a Nord-Est” attraccando in un porto siberiano grazie allo scollinamento di una parte dei ghiacci della calotta polare ed in questo modo per navigare dall’Asia all’Europa non c’è più l’obbligo di transitare per il Canale di Suez, diventato ormai pericoloso e soprattutto costoso: una nave di 9500 container paga intorno ai 450mila euro.

Il Mediterraneo, purtroppo, è infestato dai pirati somali da oltre un anno che navigano per il Corno d’Africa e per l’Oceano Indiano e le navi sono tornate a circumnavigare l’Africa: i porti europei stanno perdendo importanza e quindi si ricominciano a seguire le antiche rotte verso il Capo di Buona Speranza, da sempre maggiormente tranquillo e fuori da incontri pericolosi, anche se richiede circa 10 giorni di viaggio in più. I pirati hanno provocato un forte aumento delle assicurazioni in caso di furto o deterioramento delle merci ed ecco che è possibile utilizzare le rotte alternative scaricando il materiale nei porti di Tangeri e Algeciras e proseguire poi il viaggio su gomma ed in treno. Le miglia complessive sono 3400 ma si risparmiano ben 200mila euro ed in questo modo i bucanieri che assaltano i furgoni portavalori e le petroliere non sono più in grado di bloccare le navi. Inoltre le forze navali internazionali che pattugliano l’Oceano Indiano stanno compiendo un grande lavoro in difesa della navigazione commerciale e turistica.

Le due navi tedesche stavano trasportando materiale per la costruzione di una centrale a gas in Siberia con tanto di rompighiaccio al seguito ed hanno così inaugurato l’apertura di un nuovo corridoio marittimo, ben presto battuto anche da altre imbarcazioni attrezzate per la pesca delle aringhe in modo da poter solcare il mare ghiacciato. Oltre ai rompighiaccio si sono utilizzati moderni satelliti ed il percorso si è svolto seguendo questo itinerario: partenza dalla Corea del Sud avvenuta il 23 luglio dal porto di Uslan, con destinazione lo scalo russo di Novyy, per consegnare le apparecchiature per la centrale di Surgut; l’Artico sta diventando un nuovo Oceano, sostengono gli esperti. Destinazione finale la Foresight e la Fraternity, che in data 7 settembre hanno raggiunto l’obiettivo e proseguito poi il viaggio verso il porto olandese di Rotterdam.

La compagnia tedesca Beluga Shipping non è nuova ad imprese definite “impossibili” per la navigazione commerciale. Nel 2007 ha fatto parlare di sé per aver varato nei cantieri di Brema una singolare nave ribattezzata “nave a vela” e dotata di un grosso aquilone di oltre 30 metri di altezza ed 1 di lato, che permette di risparmiare il 20% di carburante.

Oggi ha vinto una nuova sfida con la natura e il “Passaggio a Nord-Est” verrà sfruttato a pieno anche per la navigazione turistica, e cosa accadrà poi? Ben presto lo sapremo.

Gianni de’ Silva>

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