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Il rating di legalità quale strumento di valorizzazione della reputazione aziendale ed elemento di valutazione nella concessione di finanziamenti pubblici

Nel fare business risulta sempre più importante per le imprese l'adozione di elevati standard di legalità, trasparenza e responsabilità sociale il che può essere comprovato grazie al possesso del corrispondente rating rilasciato dall'AGCM

Rating di legalità

Rating di legalità

(AGR) Autore: Avv. Dario CURTI

Non tutte le imprese sanno cosa sia il rating di legalità, né, tanto meno, l'importante contributo del medesimo nella valorizzazione dell'immagine societaria e nel riconoscimento all'azienda che lo possiede di un maggior punteggio in sede di partecipazione a bandi di gara ed avvisi di finanziamento pubblico.

 
Dunque, si tratta di uno strumento di premialità, sviluppato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in accordo con i Ministeri degli Interni e della Giustizia, che le imprese possono richiedere gratuitamente, on-line, compilando apposita domanda attraverso la piattaforma Webrating, gestita da tale autorità.

Il Regolamento attuativo in materia di rating di legalità (Delibera AGCM n. 24075/2012, come modificato dalla delibera n. 28361/2020), stabilisce che possono richiedere il rating di legalità l'impresa, costituita in forma individuale o collettiva, ma anche l'ente che svolge attività d'impresa, "i) avente sede operativa nel territorio nazionale; ii) che abbia realizzato un fatturato minimo di due milioni di euro, imputabile all’ultimo esercizio chiuso nell’anno che precede la richiesta di rilascio del rating, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e risultante dal bilancio di esercizio, regolarmente approvato dal competente organo aziendale e pubblicato ai sensi di legge; iii) che, alla data della richiesta di rating, risulti iscritta, da almeno due anni, nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.)".

Inoltre, è indispensabile che l'azienda richiedente rispetti i requisiti di base di cui all'art. 2 del predetto regolamento, così da ottenere un primo punteggio base di una stella (★), mentre potrà ottenere il punteggio di tre stelle (★ ★ ★) ove sussistano alcun condizioni particolari, tra cui:

  • adesione a protocolli od intese di legalità per prevenire e contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, sottoscritti dal Ministero dell’Interno o dalle Prefetture-UTG con associazioni imprenditoriali e di categoria;
  • impiego di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori a quelli di legge;
  • adozione di una funzione o struttura organizzativa per vigilare sulla conformità delle attività alla legislazione in materia d’impresa oppure di un modello organizzativo-gestionale di cui al D. Lgs. n. 231/2001;
  • adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di Corporate Social Responsibility;
  • attuazione di modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione. 

In ogni caso, il rating di legalità, che ha validità di due anni, non potrà essere rilasciato alle imprese: "a) destinatarie di comunicazioni o informazioni antimafia interdittive, salvo che ne sia sospesa la relativa efficacia; b) nei cui confronti sia stato disposto il commissariamento di cui all’art. 32, comma 1, ovvero di cui all’art. 32, comma 10, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, limitatamente al periodo di efficacia del relativo provvedimento".

Ne consegue che l'ottenimento di detto riconoscimento di legalità, come primo effetto, aumenta la trasparenza, anzitutto, verso l'esterno dell'azienda e, quindi, la reputazione di quest'ultima sul mercato, oltre ha rappresentare un elemento di premialità che consente di ottenere all'impresa un punteggio maggiore in occasione della partecipazione ad opportunità di finanziamento pubblico.

Infine, l'impresa, una volta ottenuto il rating e, dunque, inserita nell'elenco pubblico, gestito da AGCM, dei soggetti ai quali lo stesso è stato attribuito, sospeso, revocato od annullato, è tenuta a comunicare, all'autorità in parola, eventuali aggiornamenti circa le informazioni che hanno determinato il rilascio d tale riconoscimento e, comunque, i dati dei certificati camerali ove risultino rilevanti per il rilascio del rating stesso.

 

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