Ai tempi del Coronavirus...decolla domanda servizi per il Telelavoro
Per fare fronte all’emergenza ed alle difficoltà di collegamenti le PMI si affidano a strumenti quali l’audio e la videoconferenza.
(AGR) Decolla la domanda di tecnologie per il telelavoro in seguito all’emergenza coronavirus. Dallo scoppio della crisi, HDC Cloud Services, provider italiano specializzato nel segmento delle piccole e medie imprese, ha registrato un incremento del 300% per le richieste di servizi di audio conferenza e di oltre il 100% per i servizi di video conferenza. Numeri che rivelano una vera e propria corsa alle tecnologie per il lavoro a distanza, come mai si era verificato prima. L’emergenza coronavirus spinge dunque il mondo delle Pmi ad adottare nuove strategie e a introdurre innovazioni che hanno incontrato sinora molta resistenza. “Le Pmi italiane non si avvicinano facilmente all’utilizzo dei servizi per i meeting a distanza. Prevale un approccio tradizionale che fa preferire le riunioni in presenza fisica e le trasferte di lavoro, anche quando si tratta di appuntamenti di poche ore. Lo confermano le domande poste dalle aziende al primo contatto: sono quesiti molto basilari, tipici di chi non ha mai utilizzato simili servizi e non ha idea di cosa serva per attivarli. Ovviamente, la questione si collega anche al tema dello smart working di cui si discute molto in questi giorni e che in Italia fatica a diventare parte della cultura aziendale”, spiega Emo Maracchia, Direttore Marketing di HDC Cloud Services.
“Sarà interessante capire se la crisi del coronavirus cambierà le strategie aziendali nel medio-lungo periodo o se, a emergenza terminata, prevarranno le vecchie abitudini. Il lavoro a distanza dovrebbe essere considerato sempre come una risorsa, non solo quando c’è la minaccia di un’epidemia. Grazie a servizi quali la videoconferenza è possibile non solo tagliare i costi delle trasferte, ma anche ridurre gli spazi necessari per gli uffici, risparmiare su servizi di welfare per i figli dei dipendenti e ridurre lo stress dei lunghi viaggi, migliorando la produttività”, conclude Maracchia.