Alitalia, a pagare non devono essere piloti ed assistenti di volo
(AGR) eri notte la trattativa Alitalia si è interrotta sul tema del contratto di lavoro. Alitalia e' una compagnia aerea che opera in un sistema di regole complesse e specifiche per l'industria aeronautica, anche il contratto di lavoro deve quindi necessariamente contenere condizioni normative che si applicano esclusivamente al personale navigante. E' logico e naturale quindi che su queste parti specifiche del contratto di lavoro sia consentito ai pilotI e gli assistenti di volo a potersi esprimere votando e ratificando le clausole normative ed economiche che regolano la loro vita lavorativa.ANPAC, AVIA ed ANPAV hanno già dichiarato all'inizio di questa trattativa la loro piena disponibilità a prolungare di tre anni la valenza dell'attuale contratto di lavoro di Alitalia per dare la stabilità delle regole e la pace sociale richiesta da Etihad, oggi ci troviamo di fronte al paradosso che alcune organizzazioni sindacali stanno esercitando pressioni sull'azienda perché si sottoscriva con Assaereo, associazione datoriale di cui Alitalia e' unico socio, e con loro un contratto di lavoro definito "nazionale" marginalizzandodalla trattativa le associazioni sindacali di piloti e assistenti di volo.
ANPAC, AVIA e ANPAV considerano questa posizione un gravissimo attentato ai diritti del personale navigante di Alitalia che, con questa impostazione, sarà chiamato a pesantissimi sacrifici economici e normativi decisi di fatto da altri che non li rappresentano e che pretendono di sostituirsi ai sindacati democraticamente scelti dai lavoratori attraverso le loro deleghe.
Ricordiamo che i sacrifici economici richiesti per supportare l'operazione Alitalia-Etihad gravano per oltre l'80% su piloti ed assistenti di volo e non è accettabile che proprio questi lavoratori vengano privati del diritto di potersi democraticamente esprimere sulle norme contrattuali di lavoro a loro applicabili.