Alitalia-Ethiad, sindacati pronti al blocco triennale dei contratti
(AGR) Lettera aperta a Mr. James Hogan, CEO di Etihad>Egregio Sig. Hogan
rappresentiamo la maggioranza dei piloti e degli assistenti di volo operanti in Italia e siamo convinti che per Alitalia ed i suoi dipendenti non esista una alternativa credibile ad un accordo con Etihad.
É quindi nel migliore interesse dei piloti e degli assistenti di volo da noi rappresentati che abbiamo deciso, con questa irrituale modalità, della quale cogliamo l’occasione per scusarci, di rivolgerci direttamente e pubblicamente a Lei senza filtri o infingimenti.
Alitalia da sempre è stata, nel bene e nel male, lo specchio della nostra Italianità e talvolta laboratorio per "operazioni in vitro" da replicare in altri comparti.
Oggi può e deve essere l'occasione di rilancio del "Sistema Italia" rappresentando un primo importante reinvestimento estero a conferma della ritrovata credibilità del Paese. Non possiamo più permettere che pregiudizi ideologici e la anacronistica e gelosa custodia di obsolete rendite di posizione di alcune organizzazioni sindacali inquinino questa delicata trattativa con temi che poco hanno a che fare con il progetto industriale in corso.
Portare Alitalia ad essere l'unica azienda italiana stipulante un "contratto nazionale dei vettori" è incomprensibile e pericoloso, una operazione certamente intempestiva, dai contorni e dalle finalità opache.Concretezza invece imporrebbe di affrontare e risolvere subito i nodi della crisi all' interno dell'azienda e non posizionando, anche per il futuro, all'esterno di Alitalia la governance sulle regole e sui livelli retributivi del proprio personale di terra e di volo.
Perseguendo il raggiungimento di questo obiettivo e con le attuali modalità negoziali e relazionali l'azienda sarà presto eterodiretta e direttamente assoggettata alle smanie di strapotere di alcune sigle sindacali minimamente rappresentative del personale navigante.
In qualità di organizzazione sindacale ed associazioni professionali largamente maggioritarie in termini di rappresentatività di piloti ed assistenti di volo di Alitalia, abbiamo già manifestato la disponibilità a condividere strumenti adeguati a perseguire con efficacia gli obiettivi del Piano industriale in occasione degli incontri che abbiamo avuto con Governo ed azienda.
Perché non si rimanga nelle generiche disponibilità e sia realmente esigibile quanto si dice occorre essere concreti e pragmatici, queste nostre righe diventano quindi una proposta formale di moratoria. Siamo pronti a sottoscrivere immediatamente un blocco di tre anni di tutte le dinamiche contrattuali impegnandoci per la pari durata di piano alla "pace sociale" con la rinunzia ad azioni di rivendicazione.É una offerta sontuosa, considerando che i contratti stipulati sono scaduti da tempo e che i dipendenti non avrebbero quindi incrementi salariali per un totale di ben dieci anni. É una offerta di prospettiva che guarda al futuro e ad un progetto ambizioso che solo un partner capace può realizzare.
Per quanto attiene infine al doloroso tema degli esuberi chiediamo che il Governo realizzi in tempi breve quelle proposte di un ufficio di ricollocamento della "Gente dell'aria" che permetta una gestione attiva di quelle che sono e restano risorse altamente professionalizzate per una azienda sana e per il nostro Paese.
>
>
>
>
>