Bonus edilizi essenziali per la sicurezza ed il risparmio energetico: a Roma 1 edificio su 13 ad alta vulnerabilità in caso di terremoto
Nel Lazio 4 edifici residenziali su 10 si collocano nell’ultima classe energetica. L’appello di CAM: “Si trovino soluzioni condivise, anche di prospettiva, per potenziare la creazione di un patrimonio edilizio moderno ed efficiente”
(AGR) “Una battuta d’arresto sulla messa in sicurezza e sulla riqualificazione energetica della Capitale”. L’ingegnere Angelo Marinelli, amministratore unico di CAM SpA, commenta in questi termini il decreto del governo che blocca lo “sconto in fattura” e la cessione del credito d’imposta per quei soggetti che investono in materia di recupero del patrimonio edilizio, mantenendo la detrazione degli importi corrispondenti. Eppure la Capitale, così come l’intera regione, avrebbero necessità di una maggiore spinta per proseguire sulla via che conduce a costruzioni, non solo residenziali, più sicure e sostenibili per avere maggiori garanzie in caso di eventi calamitosi e tagliare le emissioni in atmosfera.
La classificazione sismica nell’area di Roma, da cui derivano specifiche normative tecniche per la costruzione degli edifici, secondo la mappatura della Protezione Civile, presenta valori oscillanti tra 2 e 3, fasce che si traducono rispettivamente in zona con “pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti e zona “con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti”. Complessivamente, secondo quanto riportato dal portale sicuropiu.it, il sistema informativo del rischio realizzato dalla Protezione civile, nell’area del Comune di Roma l’8% delle abitazioni è ad alta vulnerabilità sismica (1 su 13). Tale valutazione si basa sull’analisi probabilistica dei danni che un edificio può subire per effetto di un sisma di una data intensità che si traduce, in altri termini, in “una misura della incapacità dell’edificio - si legge sul portale -, dovuta alle caratteristiche costruttive, di resistere allo scuotimento sismico”.
Percorsi che rischiano di interrompersi anche sul fronte della riqualificazione energetica degli edifici. In ballo c’è la proposta di direttiva Ue sulle “case green”, che sta compiendo il suo cammino europeo, ma anche la necessità di riqualificare per tagliare le spese dei consumi energetici e incidere di meno sull’ambiente. Considerando gli ultimi dati diffusi dall’Enea e dalla Regione, riportati nel Catasto Energetico degli Edifici, attualmente nel Lazio circa 4 palazzi ad uso residenziale su 10 si trovano nell’ultima classe di prestazione energetica.
“Il grande impulso ottenuto dal superbonus e dagli altri bonus edilizi - aggiunge l’ingegnere Marinelli - ha permesso di rivitalizzare il comparto edilizio ma anche tutta una filiera legata ad esso, consentendo inoltre di rinnovare un patrimonio immobiliare vetusto che rischia di costarci molto di più in termini di spese energetiche senza un’adeguata azione”.
Per il futuro, in attesa che le associazioni di categoria e il governo trovino delle soluzioni adeguate ai cosiddetti “crediti incagliati”, l’auspicio di CAM è che si possa giungere alla concretizzazione di proposte-ponte per “ripristinare - conclude l’ing. Angelo Marinelli -, anche a percentuali più contenute, il sistema consolidato dello sconto in fattura e della cessione del credito, evitando di compromettere la grande rincorsa italiana alla sostenibilità e alla sicurezza”.