Covid 19, fermi quasi 8 milioni di lavoratori
Banca d'Italia
(AGR) In attesa della fase 2 si cerca di capire quali saranno le attività pronte a ripartire e quanti i lavoratori coinvolti. Sul tema non sono mancate le prese di posizione e i confronti tra Governo, partiti e organizzazioni sindacali. Ora uno studio di Banca d'Italia e Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), ci dice che il fermo delle attività non essenziali, ha interessato soprattutto settori dove più alta è la propensione alla vicinanza fisica con clienti e collaboratori. Ebbene queste attività sono concentrate nel settore dei servizi e nel commercio al dettaglio: poco più di 2 milioni di aziende per un totale di 8 milioni di occupati.
Un primo effetto di questa situazione sono le innumerevoli richieste di cassa integrazione arrivate al sito dell'Inps. In particolare si legge nel sito dell'Inapp «tra i 10 settori con la maggiore esposizione a malattie e infezioni, ci sono quelli del comparto sanitario. Un alto rischio è presente - continua lo studio - tra i settori dell’istruzione pre-scolastica e degli asili nido, che, al contrario del comparto sanità, figurano tra quelli che hanno temporaneamente interrotto la loro attività».