Farmacap: bocciata dai lavoratori l'ipotesi SPA
(AGR) Il 7 novembre si è tenuta un’Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori Farmacap presso l’Assessorato alle Politiche Sociali e della Salute, con la presenza dei Segretari di Filcams-CGIL, Fisasct-CISL, Uiltucs-UIL.I Segretari hanno illustrato le proposte avanzate sul futuro di Farmacap, dagli Assessori di competenza e dal Commissario Straordinario,nell’incontro del 3 novembre (per il quale è stato revocato lo sciopero proclamato per il 4 novembre).La proposta avanzata nell’incontro del 3 novembre prevede la trasformazione in S.p.a. di Farmacap, inizialmente con capitale esclusivamente pubblico (100%) e non RAPPRESENTA, quindi,nulla di nuovo rispetto al precedente incontro del 13 ottobre alla Commissione politiche sociali, anzi è esattamente il motivo per il quale, come Lavoratori e Organizzazioni Sindacali, stiamo conducendo una lunga lotta per il rilancio dell’Azienda Speciale Pubblica, con la raccolta di quasi 10.000 firme tra la cittadinanza (a supporto dell’Azienda Speciale), la denuncia dei trucchi contabili alla base del “Teorema” dell’azienda in perdita (bilanci 2011 e 2012), la solidarietà ed il sostegno da parte di “pezzi” importanti del Consiglio Comunale (SEL, M5S), nel crescente aumento delle contraddizioni interne alla Maggioranza Capitolina.
Il tentativo, chiaro, è quello di “terrorizzare” i lavoratori con il ricatto, qualora non avessero accettato la trasformazione in S.p.a., della vendita o dismissione dell’azienda, omettendo che tali ipotesi per un’Azienda Speciale, non sono ordinaria amministrazione.
In base al resoconto di questo incontro rappresentato dai Dirigenti delle organizzazioni sindacali suddette, è stato chiesto a noi lavoratori di esprimerci.In assemblea, come era ovvio, nessuno ha “abboccato” alle motivazioni addotte dagli assessori o dal capo Gabinetto del Sindaco (patrimonializzazione, slancio manageriale, ecc.), sapendo benissimo cosa recita il Testo Unico degli Enti Locali all’art.115:
“I comuni, le province e gli altri enti locali possono , per atto unilaterale, trasformare le aziende speciali in società di capitali, di cui possono restare azionisti unici per un periodo comunque non superiore a due anni dalla trasformazione..”>Sulla base di questi vincoli, la trasformazione in S.p.a. , non avrebbe quindi altra ragione che l’ingresso di azionisti diversi da Roma Capitale. Altro che 100%pubblica. Sarebbe solo un preludio alla privatizzazione.L’Assemblea che, al momento del voto, ha visto la partecipazione di 65 lavoratori, ha approvato con soli 2 voti contrari e 7 non partecipanti al voto, un ordine del giorno che chiede il rilancio come Azienda Speciale e respinge la trasformazione in S.p.a. Un risultato inequivocabile della volontà delle Lavoratrici e dei Lavoratori.