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Fiumicino insiste, pronta proposta per salvare Alitalia

print06 aprile 2017 15:22
Cinema e promozione del territorio, Montecatini Terme e la toscana protagoniste a Madrid

Cinema e promozione del territorio, Montecatini Terme e la toscana protagoniste a Madrid

(AGR) “ Fiumicino è con i lavoratori Alitalia in sciopero (ieri 5 aprile) contro un piano aziendale irricevibile che taglia ore di lavoro, personale e servizi e colpisce l’indotto che ruota attorno al nostro hub internazionale”. Lo ha detto il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, partecipando insieme al Presidente del Consiglio, Michela Califano, al Vescovo della Diocesi Porto - Santa Rufina, Gino Reali e a un’ampia rappresentanza di consiglieri di maggioranza e opposizione, ai presidi dei lavoratori presso il Leonardo Da Vinci. “Il Consiglio comunale di Fiumicino –prosegue il sindaco - nei giorni scorsi, ha approvato una mozione che contiene una proposta di merito per il rilancio della nostra ex compagnia di bandiera. Ho già inviato questo atto al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai massimi vertici istituzionali del Governo e della Regione Lazio.

Un documento che martedì prossimo presenteremo in audizione alla Commissione Sviluppo economico della Regione Lazio e che vede la partecipazione, nel 51% di Alitalia, delle più importanti società partecipate dello Stato italiano che operano nel settore Trasporti (Ferrovie dello Stato), Ingegneria (Finmeccanica) ed Energia (Eni). Ferrovie può creare un vero e proprio sistema della mobilità in Italia e garantirebbe l’adeguamento del servizio di coincidenze dei trasporti cielo-terra fino ad evitare sovrapposizioni di tratte aeree e ferroviarie. Finmeccanica potrebbe costituire un vero e proprio polo internazionale delle manutenzioni e ammodernamento delle flotte aeree, non solo per Alitalia ma anche per le piccole e medie compagnie internazionali. Eni, azienda leader a livello mondiale nel settore petrolifero, assicurerebbe i migliori prezzi del mercato per i rifornimenti e porterebbe la propria esperienza nella gestione delle risorse di carburanti.

Come rappresentante di questo territorio, come primo cittadino di Fiumicino – prosegue il sindaco - sono seriamente preoccupato per le migliaia di persone che vivono le pesantissime ricadute occupazionali che questa crisi comporta. Siamo vicini a loro e ci fa davvero piacere che sia accanto ai lavoratori anche la massima autorità religiosa del nostro territorio, Monsignor Reali. Gli effetti del piano Alitalia non hanno solo conseguenze devastanti su questo comune; minano nel profondo gli assetti economici e sociali di tutto il centro Italia. Ricorrere a qualche ora di cassa integrazione in più o tentare un ridimensionamento dei tagli salariali non rappresenta un contributo determinante per risollevare le sorti dell’azienda. In questo momento difficilissimo mi auguro che gli aerei della flotta continuino a volare. Sarebbe un dramma se si fermassero. In questo modo si rischierebbe di infliggere un colpo mortale a un’azienda che già rischia di eclissarsi dal panorama delle compagnie aeree mondiali. Nel frattempo credo sia urgente un governo di insieme delle molteplici crisi occupazionali dei vari settori all'interno dell'aeroporto, mediante la costituzione di un bacino unico aeroportuale – conclude Montino - che non disperda conoscenze e professionalità maturate negli anni”.

“La solidarietà e la vicinanza del Comune di Fiumicino e di tutto il Consiglio ai lavoratori che lottano per veder rispettati i loro diritti è fattiva e concreta – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale, Michela Califano - stamattina eravamo in commissione Capigruppo e tutti i presenti hanno deciso di spostarsi per andare in aeroporto, tra i manifestanti. Sulle vicende che riguardano Alitalia non ci sono divisioni o schieramenti di parte. Martedì prossimo saremo con i Capigruppo di tutte le forze politiche in Consiglio regionale per presentare la nostra mozione approvata all’unanimità. Proporre soluzioni davanti alla crisi più grave degli ultimi dieci anni è un dovere che si assume tutta la politica del territorio che vuole fare quanto è nelle proprie competenze per risollevare le sorti di migliaia di lavoratori che vedono sfumare – conclude Califano - sogni e speranze per il loro futuro”.

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