Fiumicino, vertenza OPEL, dietrofront azienda e nuove lettere di licenziamento
(AGR) “A conclusione del mio ultimo comunicato sulla questione dei lavoratori Opel di Fiumicino questo era il mio auspicio: “che si tratti di una notizia definitiva, che i lavoratori possano tornare a lavorare tranquillamente e l'azienda possa continuare la sua prosperosa attività in tutta Italia grazie allo stabilimento di Fiumicino”. Purtroppo quel dubbio si è concretizzato”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.“Proprio oggi infatti – spiega - mi giunge notizia di una nuova lettera di licenziamento collettivo recapitata ai 62 lavoratori Opel di Fiumicino in cui si annuncia la chiusura totale delle attività nel nostro territorio, concentrandone una piccola parte nella struttura di Milano e il resto all’estero”.“Nella lettera in cui si annuncia la serrata totale, come se fossimo in un Paese sottosviluppato – prosegue Montino – la Opel ha la pretesa gravissima, come si legge, “che la comunicazione è da ritenersi riservata e confidenziale e non potrà essere divulgata agli organi di stampa, ai media e in genere a soggetti operanti nel settore della comunicazione e divulgazione al pubblico”. Gravissimo è anche il comportamento di un’azienda che svolge da sempre la propria attività commerciale senza impedimenti e senza limitazioni alcune in Italia, che ha la pretesa di mettere in pochi giorni sul lastrico 62 famiglie e chiudere l’attività senza alcuna interlocuzione e senza alcun rispetto per quei lavoratori che per tanti anni si sono sacrificati per l’azienda e per le istituzioni italiane che l’hanno accolta. Tutto questo è inaccettabile. Spero che la protesta diventi una vera protesta, anche di tipo commerciale, contro un comportamento incivile e non tollerabile”.
“Per quanto ci riguarda – conclude il sindaco – come Amministrazione comunale seguiremo la vertenza in atto, anche attraverso un sostegno istituzionale a tutti i lavoratori colpiti. E dopo la mancata risposta da parte dell’azienda di tenere un Consiglio comunale aperto dentro la struttura, abbiamo deciso insieme alla Presidente del Consiglio Vona di convocare a breve nella nostra sede comunale un Consiglio straordinario con ordine del giorno “Gravissimo atto delle società Opel, Citroen e Peugeot, che fanno capo al gruppo PSA, nei confronti dei lavoratori italiani”.
"L’atteggiamento di Opel, che fa capo alla francese PSA, - si legge su una nota difussa dalla Lega - su Fiumicino è gravissimo e dimostra tutta l’arroganza di chi pensa di comandare a casa nostra. Per questo invitiamo la città e ogni singolo cittadino, in segno di protesta contro l’assurdo e illogico licenziamento di 62 dipendenti della sede di Fiumicino, a boicottare tutti i prodotti francesi. Da parte nostra speriamo che il sindaco e tutta la maggioranza si uniscano alla nostra indignazione e accolgano la nostra proposta di manifestare sotto la sede di Opel Fiumicino fino a quando i vertici non cambieranno decisione. Altro che consiglio straordinario, qui serve un atto forte. Se davvero Macron e soci credono di poterci trattare così sbagliano di grosso".