Forestali nei pompieri solo volontariamente
(AGR) "Nel processo di spartizione delle competenze e delle risorse del Corpo Forestale delloStato che stanno attuando le altre Forze di Polizia in ottemperanza alla legge Madia, deve tenersi ben presente che il personale potrà andare nei Vigili del Fuoco solo volontariamente e non potrà in nessun modo essere obbligato a transitare in un'amministrazione al di fuori dal comparto sicurezza". E' quanto si legge in una nota di Danilo Scipio, Segretario Generale dell'Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato. "La legge Madia prevede, infatti, la facoltà di transito in altre forze di polizia diverse da quella accorpante ovvero in altre amministrazioni pubbliche - chiarisce il Sindacalista - mentre i PIAZZISTI che tentano di fare affari al suk messo in piedi dai Vertici delle amministrazioni coinvolte in questo folle progetto di distruzione della polizia ambientale, litigano sulla consistenza numerica di personale da attribuire ai Vigili del Fuoco: chi ne vuole cedere 70 e chi ne vuole avere 700". "Tutti devono avere ben chiaro che i dipendenti del Corpo Forestale dello Stato non possono essere obbligati ad uscire dal comparto sicurezza - prosegue Scipio - pur nel suo folle disegno distruttivo, neppure la legge delega Madia consente questa eventualità "."Quell'emendamento approvato a sorpresa ed in piena zona Cesarini che attribuisce ai Vigili del Fuoco le competenze del Corpo forestale in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di spegnimento con mezzi aerei - continua ancora il Segretario - rischia di procurare al Paese danni ambientali incalcolabili perchè nessuno può garantire anche il transito dei Forestali che esercitavano quelle funzioni con grande professionalità ed esperienza. Un edificio distrutto dal fuoco può essere demolito e ricostruito in un paio di anni, per ricostituire un bosco occorrono almeno 100 anni!". "I Forestali che operano presso le Stazioni territoriali si occupano di lotta attiva agli incendi boschivi, che non consiste nel solo spegnimento ma anche nell'attività di prevenzione, repertazione ed investigativa, ma anche di antibracconaggio, di traffici illeciti di rifiuti, di specie animali e vegetali protette, di maltrattamento degli animali, di abusivismo edilizio, di furto di legname solo per citare alcuni esempi - conclude Scipio - in un unico dipendente, in sostanza, sono incardinate tutte le competenze che oggi si vorrebbero suddividere tra vari Enti. Nessuna razionalizzazione,
dunque, nessun rafforzamento del Corpo Forestale dello Stato, ma solo una dispersione di professionalità e competenze ultracentenarie che Renzi deve impedire per proporre un serio progetto di riorganizzazione dell'intero settore sicurezza.