Ministero Giustizia, nuovo impulso alla digitalizzazione dei procedimenti giudiziari
I provvedimenti adottati dal Ministero della Giustizia per digitalizzare i procedimenti, potenziare lo smart working e limitare accessi nei Palazzi di Giustizia con l'emergenza sanitaria. Deposito telematico, Pec ed accesso da remoto ai registri di Cancelleria
(AGR) Possibilità, per gli avvocati difensori, di depositare memorie, documenti, richieste e istanze telematicamente o via pec; accesso da remoto ai registri di cancelleria per il personale amministrativo; individuazione degli strumenti per consentire lo svolgimento a distanza delle udienze civili e penali. Sono alcuni dei provvedimenti adottati dal Ministero della Giustizia per limitare l’accesso agli Uffici giudiziari in concomitanza con l’emergenza sanitaria, rendere più efficace lo smart working e avviare una decisa digitalizzazione dei procedimenti.
DEPOSITO DEGLI ATTI - In attuazione delle disposizioni previste dal cd. Decreto “Ristori”, diventa obbligatorio (e non più solo facoltativo a valore legale) ricorrere al portale del processo penale telematico per depositare documenti, memorie, istanze e, più in generale, tutti gli atti previsti dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In tal modo, fra l’altro, il portale costituirà un punto unico di accesso non solo per il deposito degli atti, ma anche per la loro consultazione, colmando così il gap attualmente esistente rispetto al processo civile telematico. È stata inoltre prevista l’attivazione di circa 1.100 caselle di posta elettronica certificata degli uffici giudiziari, che potranno essere utilizzate dai legali per l’invio della documentazione, come richiesto anche dalle rappresentanze forensi. In entrambi i casi l’obiettivo non è soltanto quello di semplificare le attività dei professionisti, ma al tempo stesso di contenere i rischi di contagio per tutti gli utenti dei Palazzi di giustizia.
ATTIVITÀ DA REMOTO - Con i provvedimenti citati vengono inoltre individuati gli strumenti di videoconferenza per la gestione a distanza delle attività giurisdizionali. In particolare, per lo svolgimento delle udienze civili, vengono specificati i servizi resi con canali di comunicazione criptati su rete telematica pubblica utilizzabile sia dall’interno sia dall’esterno della Rete Unitaria Giustizia (RUG), senza sala regia e capaci di assicurare il collegamento audiovisivo a distanza sino a un massimo di 250 partecipanti. Per lo svolgimento delle udienze penali a distanza, oltre ai collegamenti utilizzati per le udienze civili, si fa riferimento anche a quelli audiovisivi tra l’aula di udienza e il luogo della custodia, sempre con canale di comunicazione criptato interno alla RUG, con sala regia dedicata.