Sanità, la Fondazione Santa Lucia dice no all'Amministrazioe controllata, Ugl: scelta inopportuna a rischio i posti di lavoro
UGL: la decisione presa dalla società di non accedere all'amministrazione straordinaria è del tutto inopportuna e disegna un futuro molto nebuloso per i circa mille dipendenti della struttura mettendo a rischio la tenuta occupazionale
(AGR) "Senza nessun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in una fase così critica della storia del Santa Lucia, la proprietà della Fondazione con una lettera inviata ai soli dipendenti ha comunicato l'intenzione di voler vendere l’azienda e di volersi avvalere del concordato semplificato" dichiara in una nota Gianluca Giuliano Segretario Nazionale UGL Salute. Che prosegue: "la decisione presa dalla società di non accedere all'amministrazione straordinaria è del tutto inopportuna e disegna un futuro molto nebuloso per i circa mille dipendenti della struttura mettendo a rischio la tenuta occupazionale e assistenziale.
Nonostante la massima attenzione da parte del Governo e della Regione Lazio per la salvaguardia di una eccellenza italiana della neuro riabilitazione ,che ha portato anche al versamento di undici milioni di euro nelle casse del nosocomio capitolino, la società va per la sua strada non favorendo un percorso condiviso.
Auspichiamo un ripensamento ma se così non fosse metteremo in campo tutte le iniziative necessarie a tutela di operatori e cittadini per la salvaguardia di un istituto che rappresenta un grandissimo valore per tutta la nazione" conclude Giuliano