Fiumicino avrà un nuovo porto commerciale

Subirà una separazione dei traffici: flotta pescherecci da una parte e traghetti riservati a passeggeri dall’altra. Ci sarà uno scambio di funzioni tra le aree e banchine destinate alla cantieristica navale (in una prima fase progettuale collocate a ridosso della diga di sottoflutto) e le banchine destinate alle navi da crociera (inizialmente collocate in prossimità della darsena pescherecci). In una prima fase verrà realizzata la Darsena Pescherecci (in considerazione delle criticità per l’accesso e l’attuale stazionamento della flotta pescherecci nel Porto Canale di Fiumicino) la cui banchina, nella parte nord sarà destinata alla cantieristica navale. Ora entriamo nella fase operativa –continua Montino – anche grazie a fondi dell’Unione Europa disponibili per realizzare l’approdo. Un’infrastruttura strategica non solo per Fiumicino, ma per l’Italia centrale grazie alla posizione geografica alle porte di Roma e per la rilevanza degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, penso all’aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci che potrà essere unito direttamente con un sistema di collegamento.
Siamo felici delle potenzialità racchiuse in questo progetto che vede lo spostamento della nostra flotta pescherecci dal Porto Canale in una sede adeguata che potrà contare su servizi a terra dedicati al nostro pescato. Una grande occasione di sviluppo economico con la possibilità per i passeggeri che attraccheranno sulla nostra costa di raggiungere i nostri siti di interesse storico, naturalistico, turistico, archeologico e Roma anche attraverso la navigazione del Tevere. Allo stesso tempo vigileremo affinché questo sviluppo sia sostenibile dal punto di vista ambientale e possa contare su una logistica adeguata, attraverso infrastrutture viarie e di mobilità. Credo sia importantissimo anche prevedere una serie di misure di compensazione e di mitigazione dell’erosione del nostro litorale, studiando sistemi che garantiscano il trasporto sedimentario e sabbioso sulla nostra costa, da Fiumicino a Fregene. Questo è un punto irrinunciabile di difesa del nostro territorio e delle sue peculiarità.
Ringrazio i consiglieri intervenuti e i cittadini che hanno espresso opinioni e osservazioni su quanto presentato. Se vogliamo che un’opera di cui si parla dal secolo scorso trovi la sua realizzazione, abbiamo bisogno di analizzarne tutti gli aspetti presentati. Nessuno vuole un Porto avulso dal contesto urbano, ambientale e sociale di Fiumicino, ma un luogo che sia un’opportunità per far crescere e – conclude Montino - rendere migliore la nostra Città”.