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Ostia, “Quale futuro per la cucina borbonica campana” Roma Tre, aula Magna

L’associazione Campani in Tiberi e gli ex-dipendenti BPM presentano un momento di riflessione, con assaggio finale, sul futuro, alla luce dei cambiamenti climatici in atto ed alle difficoltà di reperire determinati ingredienti, della cucina borbonica, storia e tradizione dell’attuale cucina campana

printDi :: 16 maggio 2024 12:57
spaghetti astice foto pixabay

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(AGR) La cucina campana resta un fiore all’occhiello del Bel paese, strumento di valorizzazione dell’enogastronomia italiana. Partendo da questo assunto l’associazione “Campani in Tiberi” ha organizzato, in collaborazione con l’associazione ex-dipendenti BPM, il convegno: “Quale Futuro per la Cucina Borbonica Campana” che spazia tra Scienze dell’alimentazione e cambiamenti climatici . Moderatore del convegno, che sarà ospitato dall’Aula Magna UNIVERSITÀ degli STUDI ROMA TRE, il 17 Maggio, inizio ore 10.00 presso la sede universitaria in Via Leopoldo Ori, ad Ostia.

“L’Associazione Campani in Tiberi, da sempre impegnata nella valorizzazione della tradizione regionale campana, vuole dedicare un momento di riflessione alla riscoperta della cucina borbonica napoletana – ha detto Michele Bove, tra i promotori della manifestazione - patrimonio culturale di grandissimo valore che ha influenzato profondamente la tradizione culinaria del sud Italia e continua ad essere punto di riferimento per gli appassionati , che ne apprezzano l’autenticità e la ricchezza.

 
Partiremo dal passato, ripercorrendo le origini e l’ evoluzione della cucina Borbonica da un punto di vista prettamente storico, analizzando nello specifico il significato delle proibizioni alimentari di quel periodo, fino ad una prospettiva più attuale, soffermandoci sugli aspetti nutrizionali di una cucina che è alla base della dieta mediterranea e che, in un momento in cui le culture tendono a mescolarsi e a fondersi, perdendo in parte la propria identità, si pone non solo come un insieme di ricette, ma come un vero e proprio linguaggio che ci racconta storie, tradizioni e valori di un intero popolo”.

Come tutte le tradizioni culinarie anche quella borbonica è profondamente legata al territorio e al clima , non solo per le tecniche di conservazione e cottura dei cibi ma soprattutto per le materieprime utilizzate. Da qui nasce il quesito al quale i relatori dovranno dare una risposta: ossia, la prospettiva futura, legata alla capacità della tradizione di affrontare la sfida rappresentata dai cambiamenti climatici in atto, che influenzando la disponibilità di alcune materie prime , potrebbero produrre un impatto significativo sulle tradizioni culinarie locali, che dovranno adattarsi alle mutate condizioni.

In programma interventi di esperti qualificati che, ciascuno nel proprio ambito di competenza, introdurranno alla scoperta della storia, del valore , dei sapori e dei profumi di questa cucina straordinaria.

- Prof. Luigi Compagna: “Il Regno Borbonico delle Due Sicilie”: origini e storia.

- Prof.ssa Loreta Grande: “Come valutare l’aspetto nutrizionale della cucina borbonica”

- Prof. Livio Ciappetta: “Le proibizioni alimentari nel Regno Borbonico in una prospettiva di lungo periodo”.

- Dott. Giovanni Bianchini: “Cambiamenti climatici, causa ed effetti”

ore 12.30 “Degustazione delle pietanze

della cucina borbonica campana”, elaborato dallo staff C.M.F.P alberghiero

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