Ucraina, opinioni a confronto che nascondono…..una “veduta corta”
Sui crimini di guerra sfugge un fatto fondamentale Stati Uniti, Russia ed Ucraina non hanno riconosciuto il trattato per la costituzione del Tribunale Internazionale e soprattutto che: processi di tal genere avvengono dopo una guerra vinta , perche’ sono sempre i vincitori che processano i vinti.
(AGR) di Ruggero Cametti
Le vicende della guerra in Ucraina hanno spinto pseudo esperti, politicanti, opinionisti e commentatori a trinciare giudizi, previsioni e vaticini, i piu’ strampalati. Le forze in campo in Ucraina sono , e’ noto, i russi (aggressori)e gli ucraini (invasi). Inoltre un folto gruppo di paesi (compreso il nostro) che forniscono armi agli aggrediti. Il dibattito e’ alimentato dalla politica delle sanzioni applicate alla Russia dai paesi dell’occidente, col limite che le forniture di gas sono troppo punitive per l’economie europee.
Sempre di recente il ritiro delle truppe russe da alcune posizioni del territorio ucraino ha palesato episodi raccapriccianti di massacri di civili nelle zone gia’ occupate. Ecco allora la pletora dei commentatori invocare l’applicazione di processi su crimini contro l’umanita’, come avvenne alla fine della seconda guerra mondiale. Sfugge ai piu’ un fatto fondamentale : sia gli Stati Uniti d’America, che la Russia, che l’Ucraina non hanno riconosciuto il trattato per la costituzione del Tribunale Internazionale per i crimini di guerra. E soprattutto i processi di tal genere avvengono dopo una guerra vinta , perche’ sono sempre i vincitori che processano i vinti. Viene in mente il sommo poeta che nel Paradiso, al canto XIX, vv 79 e seguenti, recita:
“Or chi tu se’ che vuo’ sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d’una spanna?”.