Antibiotici: aumenta la loro inefficacia
L'abuso e l'uso scorretto di questi farmaci rafforza i batteri mettendo a rischio la nostra vita
Antibiotici: aumenta la loro inefficacia
(AGR) La resistenza antibiotica (AMR) rappresenta una minaccia per la salute pubblica e sta diventando un problema serio anche in Italia dove il consumo di farmaci antibiotici è superiore alla media europea. A fornirci queste informazioni è il rapporto annuale UE 2020-2021 reso disponibile dagli Stati membri dell’Unione Europea sulla questione dell’antibiotico resistenza negli uomini, animali e alimenti che raccoglie dati sulla resistenza antibiotica di batteri zoonotici. Questi risultati vengono poi analizzati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Quello che emerge è preoccupante: in Italia ogni anno si stimano 11.000 decessi dei 36.000 dell’UE. Questo ha messo in evidenza le necessità di un intervento che deve essere multisettoriale e rivolgersi dunque non solo all’uomo ma anche all’animale, all’ambiente in generale, all’agricoltura e all’industria alimentare.
Come noto, la scoperta e l’utilizzo degli antibiotici nella pratica clinica, avvenuto negli anni, ha contribuito in modo determinante a migliorare lo stato di salute della popolazione mondiale (Rapporto nazionale 2021, Aifa) impedendo la diffusione delle infezioni. Tuttavia, nell’ultimo decennio, a causa di un “abuso” di antibiotici li ha resi meno efficaci. I batteri, infatti, hanno sviluppato la capacità di resistere all’azione dei farmaci antibiotici e quindi sono in grado di sopravvivere, moltiplicarsi e di trasferire la loro capacità di resistenza anche ad altri batteri. Questo fenomeno non coinvolge solo la medicina umana ma anche il settore zootecnico e veterinario. Un uso eccessivo e non corretto dei farmaci antibiotici favorisce l’insorgenza di ceppi batterici resistenti, pertanto un prolungamento delle malattie e l’insorgenza di possibili complicazioni ed un maggiore rischio di morte. Frequenti sono gli utilizzi scorretti dell’antibiotico: interruzione prima del tempo della terapia prescritta o assumere una quantità minore del dovuto o per un periodo troppo lungo, cioè un mancato rispetto della corretta posologia, circostanze che non fanno altro che promuovere la resistenza.