Roma, al S. Giovanni, bilancio del primo anno del “Centro di Accoglienza per le Fragilità Socio-Sanitarie”
L’esperienza dell’AO San Giovanni Addolorata e del Comune di Roma con il Centro Accoglienza Fragilità socio-sanitarie (CAFSS). Positivo il bilancio del Centro nato con l’obiettivo di garantire la continuità assistenziale, una volta terminato il percorso ospedaliero e accogliere le persone fragili i
CAFSS la sala Folchi il convegno in corso
(AGR) Un anno fa presso il Presidio Ospedaliero Britannico veniva inaugurato il nuovo “Centro di Accoglienza per le Fragilità Socio-Sanitarie”, il primo a Roma realizzato grazie ad un finanziamento di Roma Capitale con fondi previsti dal PON città metropolitana 2014 – 2020, in collaborazione con l’AO San Giovanni Addolorata.
Oggi presso la Sala Folchi di questa Azienda sono intervenuti Tiziana Frittelli, Direttore Generale AO San Giovanni Addolorata; Ambarus Benoni, Vescovo Pastorale Sanitaria; Massimiliano Maselli, Assessore Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona Regione Lazio; Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale per presentare una buona pratica di integrazione socio-sanitaria per l’assistenza ai più fragili, progetto avviato nel settembre 2022, e tirare le somme del primo anno di attività.
Dall’apertura del Centro al 12 ottobre sono stati accolti 32 pazienti, nello specifico 26 dimessi e 6 attualmente ospiti nel Centro, e altri 9 valutati e inseriti in altri centri SOS. Interessante poi rilevare che ben 18 pazienti risultano essere beneficiari nuovi, cioè non conosciuti dai servizi territoriali e dai centri di assistenza; grazie al CAFSS è stato possibile dunque "agganciare" persone che per avanzamento d'età o per comorbilità avrebbero effettuato numerosi accessi presso il Pronto Soccorso.
“Il Centro per le fragilità socio sanitarie “San Giovanni” è un luogo di accoglienza h24, dove le persone senza dimora e in condizione di fragilità fisica, a seguito di ricoveri ospedalieri per malattie croniche e invalidanti, possono usufruire di uno spazio di assistenza, di protezione ove ricevere una serie di servizi alla persona e di interventi di natura socio sanitaria, volti al superamento della loro condizione di vulnerabilità, per l’avvio di percorsi di recupero ed integrazione sociale. – dichiara il Direttore Generale dell’AO San Giovanni Addolorata Tiziana Frittelli – Desidero ringraziare la Regione Lazio e Roma Capitale con cui abbiamo realizzato questa importante opera di integrazione socio-sanitaria che vorremmo oggi proporre come modello da seguire. Ci piacerebbe che ogni ospedale potesse avere un Centro come il nostro per accogliere e curare i più fragili”.
"Uno spazio di accoglienza - sottolinea l'Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari - che rappresenta una buona prassi di integrazione socio sanitaria e che auspichiamo possa essere replicata anche in altri presidi ospedalieri. L'obiettivo è ora riuscire ad aumentare i posti, per garantire una continuità di assistenza ai senza dimora che necessitano ancora di cure e di accoglienza per proseguire il loro percorso di integrazione".