IV Giornata nazionale del personale sanitario, Motore Sanità: serve una svolta nel governo della salute del nostro paese
Istituita nel 2020 la giornata vuole onorare: " il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus".
(AGR) Si celebra oggi la quarta edizione della “Giornata nazionale del personale sanitario”, nata da un’iniziativa promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol. Istituita con la Legge 13 novembre 2020 “per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”, la data del 20 febbraio è stata scelta simbolicamente per ricordare il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”.
“La giornata viene oggi celebrata anche da “Motore Sanità” – sottolinea il direttore scientifico Claudio Zanon – per segnare attraverso di essa un passaggio storico e un momento di svolta nel governo della Salute nel nostro Paese. L’idea è costruire una Comunità della Sanità che vada oltre le mezze verità e che, partendo da analisi basate su dati certi, arrivi a soluzioni ampiamente condivise. La ricerca di una sostenibilità possibile che superi almeno parzialmente il sottofinanziamento del SSN è in corso. Così come l’idea che risorse umane e risorse economiche siano sì necessarie, ma non sufficienti senza la proposizione di nuovi modelli organizzativi che, considerando i 45 anni dalla sua nascita, proiettino il SSN nel futuro mantenendone i requisiti imprescindibili di equità e solidarietà”.
“Dal 2020 celebriamo, il 20 febbraio, la Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale socioassistenziale e del volontariato. Un atto dovuto nel contesto in cui allora fu pensata, in piena emergenza per la pandemia. E che oggi assume un valore particolare di fronte alle problematiche che attanagliano la sanità italiana di cui gli operatori sono attori principali” dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
“Vorremmo che il pensiero per loro – prosegue il sindacalista - non si soffermasse solo ad oggi e soprattutto che la gratitudine venisse mostrata con quei gesti concreti che ancora devono trovare compimento. Nel ringraziare tutti gli operatori per la dedizione e la professionalità che mettono quotidianamente nella loro missione di assistenza chiediamo venga loro riconosciuto il giusto adeguamento delle retribuzioni che li porti alla pari di molto colleghi europei. Un tema importantissimo riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Quotidianamente commentiamo vili atti di violenza ai danni del personale in un drammatico crescendo che non sembra trovare fine. Compito delle istituzioni è porre fine a tale stillicidio per poter garantire a tutti la massima sicurezza. A tutto il personale sanitario e sociosanitario, al personale socioassistenziale e a quello del volontariato va il grazie della UGL, con l’impegno di essere sempre al loro fianco per tutelare i diritti, restituire la dignità che meritano e per marciare con forza verso la giustizia sociale”