Microbiota intestinale primo trapianto in Toscana
Careggi fra i primi ospedali pubblici italiani a sperimentare la nuova tecnica
Microbiota intestinale primo trapianto in Toscana
(AGR) È stato eseguito nei giorni scorsi nell’Ospedale fiorentino di Careggi il primo trapianto di microbiota intestinale in Toscana, fra i primi in Italia in strutture del Servizio sanitario pubblico, per il trattamento di una grave infezione intestinale resistente alle terapie ordinarie in un paziente oncologico. Il trasferimento di microbiota intestinale – spiega il professor Stefano Milani, direttore della Gastroenterologia clinica di Careggi – è un tipo di trapianto non chirurgico dell’ecosistema microbico normalmente presente nell’intestino delle persone sane.
È utilizzato come terapia innovativa per colonizzare l’intestino danneggiato in pazienti colpiti da gravi infezioni.
È una prestazione complessa dal punto di visto organizzativo – dichiara la dottoressa Filomena Autieri direttrice dell'Unità Operativa Accreditamento, Qualità e Risk Management di Careggi.
Oltre alla Gastroenterologia e alla Microbiologia e Virologia sono stati impegnati nella procedura anche gli specialisti della Unità di Terapie Cellulari e della Medicina trasfusionale. Il trasferimento per via endoscopica del microbiota è il risultato di un processo di verifiche e controlli che ha impegnato per oltre quattro anni i sanitari di Careggi, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti.
La procedura di trapianto – conclude Milani – è stata eseguita con successo e la persona che ha ricevuto il microbiota è in buone condizioni. L’utilizzo terapeutico del microbiota da donatore sano è attualmente autorizzato solo per il trattamento di una specifica grave infezione resistente dell’intestino, ma è una tecnica che apre nuove prospettive terapeutiche grazie agli studi che evidenziano un ruolo sempre più rilevante nella fisiologia dell’organismo umano di questo complesso ecosistema intestinale.