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Confcommercio: negativo l’andamento del mercato ITC

print15 ottobre 2009 23:18
(AGR) I>n calo tendenziale il mercato tecnologico. Il mercato dell’Information Technology italiano, infatti, secondo la Confcommercio ha registrato nel 2009 un calo del 4,5% su base annua, con un volume complessivo di 20.863 milioni di Euro. Si tratta della performance peggiore dal 2001.Il dato è in linea con la media Ue, ma è anche sintomo di carenze strutturali del nostro sistema che rischiano di interferire con la futura ripresa.E’ quanto si evince dall’Assintel Report 2009, la ricerca annuale sul mercato del software e servizi IT in Italia effettuata da Nextvalue per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio.

Il dato più negativo è quello del mercato dei Servizi IT, che rimane in valore assoluto quello più consistente (9.379 milioni di euro) e che ha segnato una flessione del -6,3% (era a +1,6% lo scorso anno e a +1,5% nel 2007).

La carenza di nuovi progetti porta al deciso calo dell’area Sviluppo progetti e System Integration (-7,3%), così come dei Servizi professionali di Sviluppo e Manutenzione Software e della Formazione (-6,8%).In frenata anche l’Hardware: -5,1%, con un volume di 7.249 Milioni di Euro. In controtendenza il Software, con 4.235 milioni di euro e una lievissima crescita del +0,6% (rispetto al 3,8% dello scorso anno e al +3,4% del 2007), trainata dal Middleware (+4,0%).

Con il segno meno, i Software di sistema (-3,1%) e i Package Gestionali (-3,9%).Più sostenuto il calo degli investimenti IT delle imprese top, al -6,6% e in quelle medie, al -4,3%. Soffrono di meno le piccole imprese (-1,3%) le micro imprese (-0,5%), ma il loro approccio all’innovazione continua ad essere troppo spesso opportunistico e non strategico.

Le Banche continuano ad essere il maggior spender IT, con una spesa di 4.641 milioni di euro, anche a fronte della peggiore performance del mercato (-6,5% sull’anno precedente). In picchiata anchel’Industria, con 4.314 milioni (-5,5%), le Telecomunicazioni e Media, con 2.464 milioni (-4,7%), e il Commercio, Distribuzione e Servizi, con 2.320 milioni (-5,4%).

Notizie più positive dal settore Consumer: la crisi intacca ma non abbatte la propensione all’acquisto high-tech, segnando un +1,6% rispetto allo scorso anno.

Enzo Bianciardi>

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