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TV: PRIMA COMUNICAZIONE

print16 febbraio 2004 17:51
(AGR) Si stanno moltiplicando i servizi di televisione digitale via Adsl, il collegamento a banda larga
sulla rete telefonica: lo afferma Prima Comunicazione, anticipando dichiarazioni dei protagonisti che saranno
pubblicate sul numero domani in edicola.

Dopo Fastweb, primo operatore mondiale a proporre la tv assieme al telefono e all'accesso a Internet - via fibra ottica e via Adsl, ora, rileva Prima, e' la volta di Digital Television, società che fa capo al gruppo Elios Holding.
"Partiremo entro aprile in Toscana e in Puglia, con un'offerta di canali di Rai e Sky; poi passeremo all'Emilia Romagna, al
Veneto e via via alle altre regioni", annuncia Roberto Schisano, presidente di Digital Television. "Le tappe dello
sviluppo dipendono dai tempi di installazione delle nostre attrezzature nelle centrali di Telecom Italia, di cui
utilizzeremo il 'backbone', cioe' la rete ad alta velocita'.


Dalle centrali, passando sulla normale rete telefonica, ci collegheremo in larga banda alle case degli utenti, a cui
forniremo un decoder per accedere ai programmi televisivi, oltre che per telefonare e collegarsi a Internet".
Schisano - che a metà degli Anni Novanta è stato presidente di Alitalia e che ora presiede oltre a Digital Television anche la società di informatica Getronics Italia - parla di una decina di milioni di euro di investimenti già effettuati per il nuovo progetto di tv digitale, a cui se ne aggiungeranno altrettanti entro la fine dell'anno.

Alla tv via Adsl sta lavorando anche Tiscali che ha già annunciato di voler lanciare entro l'anno un pacchetto
comprendente il servizio telefonico, il collegamento a Internet e la tv on demand.
In gestazione - prosegue Prima - anche un terzo progetto: quello di Posi-tv, che fa capo al fondo di private equity
Innosense Partnership Llp e alla società di consulenza Innosense Consulting, tra i cui soci fondatori ci sono Luca Mortara, già direttore business development di WinWin Europe, e Ivan Berni, gia' capo servizio della cronaca milanese di Repubblica e direttore di Radio Popolare. "Ci stiamo lavorando da quattro mesi- racconta Berni - e l'idea è quella di fare una televisione a pagamento di qualità, di nicchia e disponibile su vari mezzi: via cavo, sul digitale terrestre, sul satellite, l'Adsl e l'Umts: in pratica tutti i sistemi di diffusione del segnale televisivo ad accezione dell'analogico". I contenuti della nuova televisione non riguarderanno solo l'informazione: ci saranno anche film e documentari, veicolati attraverso reti già esistenti come quella di Fastweb. "Nelle prossime settimane, dice Berni, attiveremo un tavolo con gli editori per verificare l'interesse per la nostra offerta".

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