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Fiumicino, via allo sviluppo turistico

print16 maggio 2013 15:31
(AGR) Fiumicino è da oggi ufficialmente all’interno dei più grandi network turistici italiani e internazionali. “Questo riconoscimento - spiega l’assessore al turismo, Mario Pascone - è il frutto di un lungo lavoro concluso con l’Educational Tour, grazie al quale abbiamo potuto far conoscere il territorio ai maggiori tour operator italiani e stranieri e a molti giornalisti di settore. Entrare a far parte dei pacchetti turistici significa ampliare le potenzialità economiche di Fiumicino e rilanciare un tessuto produttivo sempre molto vitale. I dati che mensilmente l’Ente Bilaterale del Turismo ci fornisce sono confortanti. Il nostro comparto ricettivo. I turisti apprezzano il nostro Comune come meta dove soggiornare e si stanno fidelizzando. Oggi saliamo un gradino. Questo territorio non sarà più solo un punto di sosta ma un luogo da visitare, conoscere, apprezzare e amare”.

I castelli di Maccarese e Torrimpietra, i porti di Claudio e Traiano, gli scorci di Tragliata, Tragliatella e Testa di Lepre. La costa. I prodotti zero chilometri: olio, vino, pinoli, vongole, telline, miele, carne. Da oggi fanno parte di un network turistico a 360 gradi. “Fiumicino - sottolinea Pascone - è ufficialmente una meta turistica a tutti gli effetti”.

L’educational Tour è stato un progetto a quattro mani tra Comune di Fiumicino e Fiavet Lazio: “Ringraziamo l’amministrazione comunale di Fiumicino - afferma Andrea Costanzo, Presidente della Fiavet Lazio - per questa opportunità. Oggi più che mai, la grave crisi che ha colpito la nostra economia impone un ripensamento delle strategie di sviluppo turistico dei nostri territori e mettere a disposizione contributi per finanziare questi progetti è l’investimento migliore sul quale puntare per la promozione e valorizzazione della provincia laziale all’interno di un’offerta turistica diversificata e integrata. Chi si candida a gestire il settore del turismo deve garantire la fruizione dei beni per i turisti, bisogna conservare questi tesorie fruirne in termini di sviluppo economico. Il compito non è facile, più arduo se con poche risorse, ma bisogna fare in modo che queste ricchezze facciano economia”.

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