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Turismo. Boom di stranieri nel 2018

print14 agosto 2018 17:10
Turismo. Boom di stranieri nel 2018
(AGR) Cresce l’appeal della destinazione Italia quale meta turistica e, soprattutto, continua a salire il numero degli stranieri che sceglie le variegate bellezze paesaggistiche e culturali del nostro Paese per trascorrere una vacanza. L’anno 2018, infatti, dovrebbe chiudere con un incremento dei flussi turistici. Si prevedono poco più di 126 milioni di arrivi che dovrebbero generare ben 426 milioni di presenze, con un periodo medio di permanenza di 3,37 notti per cliente. Un andamento in crescita rispetto all’anno precedente: +2,7% di arrivi e +1,3 di presenze. L’incremento maggiore si registra nella componente straniera con la previsione di oltre 2,2 milioni di arrivi in più (+3,7%) per quasi 6 milioni di pernottamenti (+2,7%).

A livello territoriale, sono quattro le destinazioni regionali a maggiore “rilevanza straniera”, quale misura preliminare del peso dei flussi turistici provenienti dall’estero rispetto all’attività turistica complessiva del territorio sulla base di alcuni indicatori derivati dai dati relativi agli arrivi e alle presenze turistiche degli stranieri: Veneto, Lazio, Lombardia e Trentino Alto Adige. E, ancora. A registrare la crescita più sostenuta, in termini percentuali, Basilicata, Sardegna, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria. É quanto emerge dalla Nota Previsionale per il 2018 sui flussi turistici per regione realizzata dall’Istituto Demoskopika.

"È prioritario – dichiara il presidente di , Raffaele Rio – che si metta mano al Piano strategico del Turismo in linea con la programmazione attuata da ciascuna regione consentendo, in tal modo, al documento di trovare concreta attuazione attraverso l’utilizzo condiviso di risorse provenienti dagli enti regionali. Un approccio proficuo oltre che obbligato senza il quale il Piano strategico del Turismo resterà un libro dei sogni o, nella migliore delle ipotesi, potrà assurgere al solo ruolo di linee guida per lo sviluppo del comparto.

In questa contesto – continua Raffaele Rio – l’Enit può rappresentare un degno braccio operativo se rinnovato in un’ottica più mirata agli obiettivi da raggiungere. Introduzione di indici sintetici più innovativi sullo scenario internazionale e regionale per costruire dei rating turistici per la valutazione dell’attività, creazione di un “panel turismo” costituito da un campione rappresentativo di operatori della filiera turistica in grado di essere consultato in tempo reale per meglio calibrare alcune decisioni istituzionali e per disporre costantemente di dati aggiornati, rilancio a regime dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo capace di offrire non soltanto analisi statiche ma anche strumenti previsionali adatti all’evoluzione del mercato e dei mutati comportamenti di consumo turistico, dialogo costante con le Regioni per ridurre l’attuale asimmetria informativa tra ruoli, funzioni e poteri differenti tra i vari livelli istituzionali.

In questa direzione – conclude il presidente dell’Istituto Demoskopika, Raffaele Rio – che le prime iniziative del Ministro Gian Marco Centinaio, non ultima l’incontro con gli assessori regionali del settore turistico nello scorso mese di luglio, vadano in questa direzione".

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