Municipio Roma X: Di Pillo, su servizi ai disabili
Giuliana Di Pillo Presidente del Municipio Roma X risponde all'articolo apparso su “La Repubblica” del 20 settembre 2018, in relazione alle proroghe sui servizi ai disabili: "prende spunto dai contenuti della delibera dell’ANAC di luglio scorso, che fa riferimento a fatti accaduti precedentemente all’insediamento di questa Giunta e dà ampio risalto ai soli rilievi operati dall’Autorità.Autorità questa che, prima di ogni cosa ha invece mostrato la propria sensibilità rispetto ai temi dell’assistenza ai minori disabili e le difficoltà operative nel trovare il giusto equilibrio tra l’espletamento di procedure di gara ed il preminente interesse pubblico, atto a garantire continuità nell’erogazione di un servizio indispensabile nel percorso scolastico degli alunni con disabilità.
Ma è davvero vergognoso leggere simili affermazioni, sul quotidiano “La Repubblica” che non corrispondono alla attuale situazione, non da ultimo l’articolista che afferma che il nuovo bando europeo non sia stato assegnato ai vincitori.
Il bando ha concluso il suo iter e gli assegnatari stanno già lavorando dal 17 settembre 2018, proprio nel primo giorno di scuola che dimostra invece come questa amministrazione sia stata tempestiva ed efficace nell’affidamento del contratto.
Non può essere una proroga di poche settimane, a determinare perplessità sulle procedure amministrative, visto che l’attuale Amministrazione si è insediata solo lo scorso novembre 2017, quando gli atti di gara per i nuovi affidamenti erano già in atto, ed era necessario garantire il servizio fino a conclusione dell’anno scolastico, visto che i lavori della Commissione Giudicatrice della gara Europea non erano conclusi.
L’accostamento a precedenti esponenti politici già noti alle cronache giudiziarie è solo strumentale, atto a dar vita ad insinuazioni che nulla hanno a che vedere con la gravità della tematica in questione, ovvero la tutela delle fragilità e dei più deboli.
Non si può, senza nemmeno entrare nel merito delle questioni, fare dichiarazioni, dimenticando le realtà associative operanti nel settore AEC, che oltretutto sono inserite in un registro tenuto dal Campidoglio a cui fare ricorso in caso di necessità, proprio come nel caso specifico e tanto basta a chiarire il perché si siano affacciate all’amministrazione procedente alcune associazioni apparentemente ricorrenti.
Rispedisco pertanto al mittente, le pretestuose affermazioni sul fatto che “pare che nulla sia cambiato”, e mi duole constatare ancora una volta quanto il quotidiano “La Repubblica” non perda occasione per attaccare infondatamente questa Amministrazione".