Dialogo Interreligioso: “Un calcio alla guerra”, al via la Partita tra diverse Fedi
A Genova lo sport diviene strumento di pace per favorire il dialogo tra le comunità religiose ed etniche
(AGR) In un’epoca segnata da tensioni e divisioni, lo sport si afferma come un potente veicolo di tolleranza e conciliazione. In questa prospettiva, la European Muslim League, Organizzazione no profit, insieme alle comunità religiose organizza il 29 Dicembre l’evento sportivo, dal titolo, “Un calcio alla guerra”. Una iniziativa realizzata con il patrocinio dell’International Parliament for Safety and Peace - IGO, la Regione Liguria, la Curia e la Comunità Ebraica di Genova, il Coni, l’Associazione Nazionale Carabinieri della “IADA” - Accademia Internazionale di Azione Diplomatica, i Comuni di Genova, Serra Riccò, Pizzo Calabro, con il coinvolgimento di altre istituzioni.
In particolare, presso il campo sportivo di Negrotto (Serrà Riccò), comune in prossimità della capitale ligure, si svolgerà la partita simbolica alla quale prenderanno parte giocatori afferenti alle diverse religioni. In occasione delle festività natalizie, questa iniziativa invita, infatti, cristiani, musulmani, ebrei, buddisti e rappresentanti di altre fedi a unirsi in una giornata di amicizia e dialogo attraverso il linguaggio universale dello sport, nello specifico, mediante il calcio. La giornata riunisce non solo le diverse culture e religioni ma anche le diverse generazioni: partirà con il torneo dei bambini alle 10:00, seguito dalla competizione degli adulti nel pomeriggio. Non mancheranno momenti di riflessione e confronto con testimonianze dove il rispetto reciproco sarà la parola d’ordine per dar vita a iniziative concrete volte a costruire ponti di pace.
“Lo sport, in particolare, il calcio rimane uno strumento di coinvolgimento sociale, giovanile universale. Questo evento vuole quindi promuovere l’unità e la fraternità per un’unica partita chiamata pace, dimostrando che la competizione nel bene potrebbe segnare un vincente risultato per vivere la nostra umanità”, afferma l’editore italo-libanese Nizar Ramadan, tra i premiati dell’evento.