Ostia, “Festa del Mare”, dal turismo sostenibile la giusta via per il rilancio dei territori
Il modello adottato da RomaNatura con le attività locali di Ostia è uguale ai Contratti di Fiume che possono essere utilizzati come strumenti di sviluppo socio-economico. Gubbiotti (RomaNatura): Il nostro obiettivo è riavvicinare la riserva marina al territorio sottoscrivendo un accordo con la città
Festa del mare il convegno
(AGR) La rinascita ed il rilancio del turismo in chiave ambientale, quale prodotto di una filiera che caratterizza l’offerta balneare ed enogastronomica di Ostia, parte dal Tevere, il terzo elemento naturale irrinunciabile del litorale romano. Ostia, sino ad oggi, considerata solo come spiaggia dei romani e che vanta, invece al contrario, una natura rigogliosa con la più grande area verde della città (la pineta di Castelfusano), percorsi ciclabili, oltre 15 chilometri di costa balneabile e fiore all’occhiello, appunto, la foce del Tevere ed in mare, la riserva marina protetta di Tor Paterno, un ambiente subacqueo unico che attira sub da tutt’Italia.
Alla “Casa del Mare” che ha ospitato una tre giorni di incontri, dibattiti, giochi, solidarietà, escursioni, risate, tramonti, aperitivi e gastronomia, una manifestazione plastic free il cui obiettivo era quello di promuovere, accanto a momenti conviviali, buone pratiche turistiche e comportamenti per abbattere la plastica monouso, si è svolto ieri il convegno “Dal Tevere al mare, i buoni turismi rafforzano i territori” nel corso del quale si è discusso proprio del ruolo del fiume e dei futuri sviluppi e rapporti tra la città e la riserva marina.
Valentina Prodon, v.presidente X Municipio ed assessore all’ambiente: “Il X Municipio – ha ricordato – ha sottoscritto il Contratto di fiume, uno strumento che ci ha consentito di andare ad ascoltare le necessità e le richieste dei cittadini interessati allo sviluppo, lungo il corso del Tevere, di un turismo dedicato all’ambiente. Stiamo pensando, ad esempio, a promuovere quelle attività sportive (canoa e canottaggio, ad esempio) sul fiume, già presenti a Roma ma che alla foce potrebbero trovare una giusta collocazione e rappresentare una nuova attrattiva”.
Il consigliere comunale Giovanni Zannola, presidente della Commissione mobilità ha fatto cenno al nuovo tavolo interistituzionale previsto per la gestione delle spiagge del litorale romano, rimandando ad un prossimo futuro la spiegazione della nuova realtà gestionale ha sottolineato: “….in questo modo si vuole rafforzare la vocazione di Ostia, un territorio al quale bisogna dare risorse e strumenti per approvare progetti importanti”.
Massimo Muzzarelli, v.presidente della Federbalneari ha aggiunto: “Abbiamo ripreso un percorso insieme alle associazione ambientaliste ed a Roma Natura che avevamo già iniziato. Si tratta di un’identità di vedute che rispecchiano le nostra idee sul territorio, non c’è solo archeologia,storia, mare ma sopratutto un ambiente naturale unico. I corsi per un turismo sostenibile sono solo un punto d’inizio non un punto d’arrivo, quest’anno certifichiamo tra le 20 aziende e speriamo che l’esperienza molto positiva funga da traino in modo che l’anno prossimo ci sia più condivisione”
Roberto Scacchi, presidente Legambiente: “Intanto bisogna premettere che Ostia ha un’immagine diversa da quella che abbiamo conosciuto, anche nei confronti dell’ambiente. Ad Ostia si registra infatti la maggiore percentuale di raccolta differenziata della città di Roma con oltre il 65%. Detto questo, volevo ricordare che il turismo sta cambiando nella sua accezione più generale, perché la tutela passa attraverso la fruibilità, il mare è bello se è fruibile e quindi utilizzabile per rispondere alle esigenze dei cittadini. La tutela deve preservare il bene ambientale ma non nasconderlo”.
Sebastiano Venneri (Vivilitalia): “È sempre più evidente la necessità di puntare sull’ambiente per superare la crisi turistica di questi anni sopratutto in relazione ali effetti della pandemia e dei cambiamenti climatici in atto che stanno obbligando ad un generale ripensamento delle strategie di crescita che faccia leva sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Fondamentale, a riguardo, la scelta degli operatori del settore turistico del litorale romano che, accompagnati da Roma Natura, stanno mettendo in atto azioni concrete orientate non solo a ridurre l’impatto ambientale delle proprie aziende, ma anche a condividere valori e impegni per una comunità unita e solidale”
Antonio Ricci, presidente della Pro Loco Ostia Mare di Roma che ha organizzato i tre giorni della Festa del Mare in collaborazione con Vivilazio e RomaNatura: “La Festa del mare – ha esordito – ha riunito per la prima volta tante realtà, imprenditoriali, commerciali ed istituzionali. E’ nato un filone cortissimo che ha messo assieme: aziende agricole, un birrificio, imprenditori balneari, ristoratori, esercenti strutture turistiche e pescatori. Ad Ostia è stato iniziato un percorso di promozione di un nuovo modo di fare turismo, credendo nell’offerta di un’ospitalità sostenibile ed accessibile”.
Maurizio Gubbiotti, presidente RomaNatura: “Dal punto di vista ambientale, con la riserva marina protetta di Tor Paterno, un vero paradiso per i subacquei, dopo gli ultimi dieci anni abbiamo già vinto...E’ un risultato importantissimo, al quale si aggiunge quello della “Casa del Mare” che ha ospitato la Festa del mare e che ha interagito con la città, diventando parte integrante della comunità dei pescatori del Borghetto di Ostia. Il nostro obiettivo è quello di riavvicinare la riserva marina al territorio sottoscrivendo un “Contratto” con la città. Siamo d’accordo con quanti richiedono di organizzare per l’anno prossimo nuovi corsi per un turismo di qualità, bisogna dare continuità a questo processo di formazione. Stiamo dialogando con tutte le istituzioni presenti ed abbiamo siglato un protocollo d’intesa il X Municipio e RomaNatura, un accordo fondamentale per creare le premesse per partire da Decima Malafede ed arrivare fino al mare. Siamo fortemente convinti – prosegue Gubbiotti - che il crescente interesse turistico nei confronti delle Secche di Tor Paterno possa e debba rappresentare una grande opportunità di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio naturale, un’opportunità economica per il territorio, soprattutto quando abbiamo a disposizione territori ricchi di habitat naturali e paesaggi marini unici. Ostia potrebbe essere il fiore all’occhiello di Roma, vogliamo impegnarci per portare un contributo in questa direzione”.