SIB, le "Bandiere Blu" contribuiscono alla promozione turistico balneare
Rappresentano infatti un ottimo biglietto da visita frutto di anni di lavoro, professionalità e competenze dei 30.000 stabilimenti balneari italiani: occorre, però, riformare la materia che assicuri certezze per il futuro. La Bandiere blu che sventolano su 487 spiagge sono un dato molto positivo
(AGR) “Le Bandiere Blu conquistate dalle 427 spiagge italiane costituiscono un’ottima notizia per la promozione turistica del nostro territorio – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio – ora, però, dobbiamo guardare al futuro, investire in sostenibilità, potenziare i servizi destinati all’ospitalità, promuovere gli investimenti nella depurazione delle acque, salvaguardare l’ambiente marino e, soprattutto, completare le molteplici infrastrutture che consentono ai turisti di raggiungere agevolmente le nostre spiagge”.
“Noi imprenditori balneari ce la mettiamo davvero tutta per rendere i nostri litorali puliti, sicuri, convenienti e con servizi adatti a tutte le età – ha continuato Capacchione. I numeri ci danno ragione se la scorsa estate il 63% dei vacanzieri ha scelto di trascorrere le vacanze al mare, ‘fiore all’occhiello’ della nostra offerta turistica e vanto del ‘Made in Italy’. Purtroppo, però, ancora oggi decine di migliaia le aziende balneari, (per la maggior parte a conduzione familiare), vivono in una situazione di totale incertezza. Non è più assolutamente rinviabile un percorso di riforma sulla materia che tuteli i concessionari attualmente operanti. A vantaggio dell’ambiente, dell’offerta turistica, dell’economia italiana, dell’occupazione e, soprattutto, dell’immagine del Bel Paese".